Aveva detto che sarebbe stato prudente, e così è stato. Il premier Robert Abela, insieme al ministro della Sanità Chris Fearne e alla Sovrintendente alla Salute Charmaine Gauci, ha illustrato in una conferenza stampa i provvedimenti che saranno attuati dopo l’11 aprile, giorno in cui terminano le restrizioni anti COVID-19 imposte nelle ultime settimane.
I dati incoraggianti sulla diffusione del virus (i contagi sono caduti in picchiata nell’ultimo mese) hanno convinto il governo che dal 12 aprile si può lentamente cominciare a tornare alla normalità.
IL PROVVEDIMENTO
Ecco le muove misure annunciate in conferenza stampa: il 12 aprile riaprono asili nido, asili, scuole primarie; riprendono gli interventi chirurgici all’ospedale Mater Dei e le visite alle case per anziani. Mercoledì 14 riaprono le scuole medie, il 16 tocca alle scuole secondarie. Domenica 18, invece, si tornano a celebrare le messe in chiesa. Lunedì 26, infine, riaprono i negozi e i servizi non essenziali; e sempre il 26 sarà possibile riunirsi in gruppi fino a quattro persone (fino ad allora il limite sarà di due).
Poi c’è anche chi invece dovrà tenere la serranda ancora abbassata, come i bar e i ristoranti: non è ancora possibile stabilire come e quando potranno di nuovo accogliere i clienti. Per questo motivo la distribuzione dei voucher da 100 euro non è stata ancora programmata. Le competizioni sportive intanto – nonostante gli appelli delle federazioni di calcio, basket e pallanuoto – resteranno ancora ferme. Stop anche ai matrimoni, che potranno riprendere solo dal primo giugno. E dal primo giugno riparte anche la stagione turistica
Dopo aver ribadito l’invito a non rilassarsi, Abela ha inoltre spiegato che le riaperture in programma dal 12 aprile potrebbero essere revocate nel momento in cui la curva dei contagi dovesse di nuovo risalire.
Il premier ha voluto lanciare anche un messaggio agli imprenditori in difficoltà: devono avere fiducia nel governo, ha detto, perché non li lasceremo soli e continueremo ad aiutarli.
VACCINAZIONI
Il ministro della Salute Chris Fearne ha invece sottolineato gli ottimi risultati del piano di vaccinazioni: il 42% degli adulti ha ricevuto almeno una dose, e tra i vaccinati ci sono moltissimi cittadini anziani, i più vulnerabili. L’immunità di gregge dovrebbe essere raggiunta entro la fine dell’estate.
«È fondamentale – ha dichiarato Fearne – che il nostro sia visto come un Paese sicuro, altrimenti è inutile riaprire per il turismo». E proprio per rilanciare il turismo è previsto un intervento di 20 milioni di euro a partire da giugno.
Fearne ha inoltre annunciato che Malta si sta preparando per i cosiddetti “passaporti vaccinali“: se altri Paesi dovessero chiedere ai viaggiatori maltesi di presentare la prova della vaccinazione, il ministero sarà in grado di fornirla
CALANO I PAZIENTI E LE TERAPIE INTENSIVE
Intanto sono buoni i dati sui ricoveri: solo 41 pazienti affetti dal virus sono in cura all’ospedale Mater Dei. Un numero che induce all’ottimismo se si pensa che a metà marzo i ricoverati erano 140. Diminuiti pure i pazienti in terapia intensiva: il mese scorso erano 31, oggi appena 8. A Gozo c’è un solo paziente, a marzo erano cinque.