Gli aumenti dei prezzi dei generi alimentari a Malta potrebbero essere frutto di pratiche economiche illecite.
È quello che avrebbe fatto intendere la Commissione Europea, senza però schierarsi apertamente, suggerendo all’autorità maltese per la tutela dei consumatori di indagare sulle cause dei prezzi sempre più fuori controllo, per mezzo di una lettera recapitata a Peter Agius, membro del partito Nazionalista candidato al Parlamento Europeo.
La missiva, secondo quanto riferisce Malta Today, è stata recapitata allo stesso Agius, come risposta alla sua richiesta di indagare sulle possibili pratiche illecite nel settore alimentare degli Stati membri, ricevendo però risposta negativa. Secondo la Direzione Generale della Concorrenza della Commissione, quando le possibili pratiche collusive rimangono nei confini di uno Stato membro, la questione deve essere affrontata dalle autorità competenti locali.
Il mese scorso, anche l’eurodeputato laburista Alex Agius Saliba aveva contattato la Commissione Europea, chiedendo anch’esso di indagare sulla distribuzione alimentare dell’arcipelago, sulla quale i distributori avrebbero di fatto creato una sorta di monopolio, approfittando dalla mancanza di concorrenza e contribuendo in maniera diretta all’aumento dell’inflazione nel settore dei beni alimentari.
«La mancanza di concorrenza – ha spiegato alla Commissione Europea – ha eliminato la pressione al ribasso sui prezzi, portando alla formazione di parametri di prezzo informali e artificialmente elevati, stabiliti per tacita convenzione di lunga data, che consentono ai pochi grandi operatori di sfruttare l’alto tasso di inflazione per aumentare i loro già cospicui profitti».
Polemiche che sono state alimentate anche da Clyde Caruana, ministro delle Finanze, che alcuni giorni fa ha associato i grandi distributori dell’arcipelago a un vero e proprio “cartello”.
Affermazioni che ovviamente non sono andate giù ai diretti interessati, ma che Caruana ha confermato con altre dichiarazioni: «Questo Paese ha un mercato di 500.000 persone con spazio solo per pochi attori. Meno ce ne sono, maggiore è la possibilità che si creino determinati monopoli».