Ci sono più residenti stranieri che abitanti maltesi.
Succede per la prima volta a Malta, precisamente a Msida e a St Paul’s Bay.
Alla fine del 2019 gli stranieri residenti nell’arcipelago maltese hanno superato complessivamente quota 100 mila unità.
Di fatto il venti per cento della popolazione, con un aumento significativo di tre punti rispetto all’anno precedente. Il dato, pubblicato da Maltatoday, emerge dagli studi effettuati dall’Ufficio Nazionale di Statistica.
Nello specifico a Msida si registra nel periodo di riferimento il 54,1 per cento di residenti stranieri con un incremento di quasi sei punti rispetto alla fine del 2018, mentre a St Paul’s Bay il 53,1 per cento con quasi cinque punti in più.
Queste cifre sono ascrivibili al periodo prima della pandemia, ma sono molto significative in quanto è la prima volta che in una località del posto, in questo caso due, gli stranieri superino il numero degli abitanti.
Anche in altre località maltesi si conferma questa tendenza.
Ad esempio Gżira ha incrementato la popolazione straniera di quasi cinque punti.
Sliema e St Julian’s si piazzano al quarto e quinto posto in questa speciale classifica che riguarda maggiormente la parte settentrionale di Malta.
Birżebbuġa è invece l’unica località meridionale a entrare nella top ten delle località dove le presenze non maltesi hanno subito una notevole impennata negli ultimi anni.
Qui c’è una motivazione ben precisa: la presenza di un centro per migranti nella zona periferica di Hal Far.
Invece le dieci località maltesi con meno presenze straniere, a livello di residenze, si trovano tutte nella parte meridionale e occidentale.