La Commissione Europea, dopo una interpellanza presentata da un cittadino britannico, sta indagando sulle difficoltà che incontrano i cittadini UE ad aprire un conto corrente bancario a Malta.
La direttiva doveva essere pienamente recepita nella legislazione maltese entro il settembre 2016, ma il firmatario dell’interpellanza, David Reiling, ha sostenuto che nell’arcipelago la misura non è stata attuata, e ha chiesto alla Commissione di indagare sulla questione.
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La Commissione ha osservato che Malta ha recepito integralmente la direttiva dopo aver ricevuto un avvertimento formale, e attualmente sta valutando se tutte le misure siano pienamente in linea con i requisiti della direttiva, non escludendo, in caso emergano problemi di applicazione, l’adozione di misure aggiuntive per la sua esecuzione.
Molte persone hanno bisogno di aprire un conto corrente a Malta quando arrivano sull’isola per intraprendere una nuova avventura professionale. Ma, secondo il firmatario, questo non è garantito anche dopo aver ottenuto un indirizzo di residenza permanente.
La direttiva offre ai consumatori che risiedono legalmente nell’UE il diritto di aprire un conto bancario purché rispettino le norme antiriciclaggio. Tale conto deve fornire l’accesso ai servizi di pagamento essenziali, compresi prelievi di contante, trasferimenti di fondi, ricezione del loro stipendio e delle pensioni e il pagamento delle bollette.
I cittadini dell’Ue descrivono spesso il processo di apertura di un conto bancario a Malta come “molto lungo” e “frustrante”. E la situazione per i cittadini di paesi extracomunitari è persino peggiore, poiché molto spesso viene loro negata l’apertura di un conto bancario in loco nonostante siano in possesso di un permesso di soggiorno che già di per sé comporta un percorso burocratico sempre più lungo e complesso.
La direttiva Ue doveva essere recepita entro il 18 settembre 2016, ma Malta non ha rispettato la scadenza, e il 24 novembre 2016 la Commissione ha inviato una lettera di avviso formale. Così, l’8 dicembre 2016, il Governo maltese ha informato la Commissione che la direttiva era stata completamente recepita attraverso una disposizione di legge (LN 411/2016).