Malta e l’Unione europea sono sempre di più ai ferri corti. Nuove bordate da Bruxelles a Valletta sono arrivate in queste ore su più fronti.
A partire dalla vendita della cittadinanza maltese ai non residenti UE, che secondo il presidente della commissione PANA deve essere fermata. «È incredibile che il Primo Ministro Muscat, il cui Governo ha già una reputazione molto discutibile, promuova attivamente questo programma per il rilascio dei passaporti», ha tuonato Werner Langen, europarlamentare alla guida del gruppo di lavoro contro il riciclaggio di denaro, l’elusione e l’evasione fiscale.
A Langen non è andato giù l’intervento di Muscat durante una conferenza a Dubai, in cui ha lodato il programma di cittadinanza, e per questo alla Commissione europea è arrivata la richiesta di intervenire per porre fine a questa iniziativa.
Nel frattempo il Parlamento europeo invierà una delegazione a Malta per indagare sullo stato della legalità, la corruzione e il riciclaggio di denaro. A riportarlo è stato dal suo profilo Twitter il giornalista di Guy Verhofstaft, presidente dell’Alleanza dei liberali e dei democratici per l’Europa.
La visita sarà affiancata da un dibattito approfondito interno al Parlamento, promosso per il prossimo 14 novembre dal deputato europeo Sven Giegold che negli ultimi giorni non ha risparmiato dure critiche al Governo maltese. Giegold si sta spendendo per favorire le indagini sulla morte di Daphne Caruana Galizia, con lo slogan «Dobbiamo finire la battaglia di Daphne!».
Sempre in merito alla legalità è arrivata anche la bordata dell’eurodeputato maltese Francis Zammit Dimech, che nel corso di una seduta sulla libertà di stampa e il pluralismo ha parlato al Presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, descrivendo Malta come un sistema al collasso.
Il parlamentare europeo nazionalista ha criticato il commissario generale di Polizia, che negli ultimi giorni non ha risposto all’invito di un incontro con la commissione antimafia italiana, e ha spinto per l’avvio di indagini internazionali con il coinvolgimento di Europol.
Tajani, dal canto suo, ha promesso di continuare a seguire con attenzione la vicenda, sempre con l’obiettivo di restituire giustizia al popolo maltese e alla libertà di informazione.