L’inchiesta internazionale sui Panama Paper si arricchisce di un nuovo filone, già denominato Paradise Papers: una nuova indagine globale che rivela le attività offshore di alcune delle persone e delle società più potenti del mondo.
Il consorzio internazionale dei giornalisti investigativi ICIJ e 95 partner multimediali hanno spulciato 13,4 milioni di file provenienti da studi legali offshore e registri aziendali in alcuni dei paradisi fiscali più “attraenti” del mondo.
I file sono stati ottenuti dal giornale tedesco Süddeutsche Zeitung e condivisi con ICIJ. Le nuove informazioni farebbero emergere che Malta è una destinazione molto popolare per i soldi azeri, e contribuisce a dare un’idea delle enormi quantità di attività estere che senza dare nell’occhio passano attraverso l’isola. Un esempio arriva dal miliardario Mübariz Mansimov, legato a oltre 100 società maltesi con il suo impero Palmali, leader mondiale nel servizio di spedizioni. Ma numerose altre società azere sembrano essere legate a compagnie maltesi.
I documenti Paradise Papers includono quasi 7 milioni di accordi di prestito, bilanci, e-mail, trattative e altri documenti in quasi 50 anni, portando alla luce gli interessi e le attività offshore di più di 120 politici e leader mondiali, tra cui la regina Elisabetta II, il ministro del commercio americano William Ross, l’ex generale Wesley Clark, già comandante supremo della Nato in Europa, e il co-fondatore della Microsoft, Paul Allen, o ancora la regina di Giordania, Noor. Ma anche star della musica come Madonna e Bono.