Con un budget di 100 miliardi di euro Horizon Europe è il nuovo Programma Quadro Europeo per la Ricerca e l’Innovazione per il periodo 2021-2027, scrive Stefano de Stalis.
Ci sono vari modi per accedere ai fondi europei per la ricerca. Si può presentare una domanda di contributo a livello nazionale ed usufruire dei fondi messi a disposizione dai vari strumenti accessibili attraverso le misure del Governo o delle singole amministrazioni regionali attraverso il cofinanziamento da parte dell’Unione Europea. Oppure si può direttamente presentare una domanda all’Unione Europea attraverso alcuni programmi il cui accesso è possibile per esempio facendo attenzione a quando escono le cosidette “Call for proposals” che non sono altro che delle richieste da parte dell’Unione stessa a presentare dei progetti.
Uno di questi programmi è il programma quadro per la ricerca ed innovazione che si è evoluto nel tempo fino ad arrivare al presente Horizon 2020 ormai in scadenza alla fine dell’anno.
Ora occorre guardare al futuro della programmazione europea e quello che si affaccia è un nuovo orizzonte con un rinnovato approccio alla partnership transnazionale ed un maggior sostegno alle piccole imprese soprattutto con l’obiettivo di rafforzare i pool di aziende che si vanno a formare garantendo maggiore efficia in termini di innovazione.
Horizon Europe (HEU) è il nuovo Programma Quadro Europeo per la Ricerca e l’Innovazione per il periodo 2021-2027, che succederà ad Horizon 2020 (2014-2020).
Con un budget di circa 100 miliardi di euro è il più ambizioso programma di ricerca e innovazione europeo approvato finora. Al momento è in vigore un accordo provvisorio che ne delinea la struttura e stabilisce i punti chiave del programma. Sono ancora oggetto di negoziato aspetti di dettaglio ed il budget, legato alla definizione del piano finanziario.
L’avvio di Horizon Europe è previsto per il 1° gennaio 2021. Entro la fine del 2020 dovranno venire approvati i documeti istitutivi del nuovo programma, il piano strategico per il primo quadriennio 2021-2024 ed i programmi di lavoro con i relativi bandi, ai quali stanno lavorando, con la Commissione europea, i comitati tematici di esperti nominati da ogni Paese Membro.
Le principali novità del programmariguardano: le Missioni, la revisione dei Partenariati europei, il Consiglio Europeo per l’Innovazione (European Innovatio Council – EIC), il potenziamento della Cooperazione internazionale, il rafforzamento della politica cosidetta della “Scienza Aperta”.
Le Missioni hanno l’obiettivo di creare un forte valore aggiunto europeo per affrontare i problemi che incidono sulla nostra vita quotidiana, dalla lotta contro il cancro ai trasporti puliti o alla rimozione della plastica dagli oceani.
Il nuovo Comitato Europeo per l’Innovazione contribuirà invece ad individuare e finanziare le innovazioni ad alto rischio e in rapida evoluzione ma che hanno forti potenzialità di creare nuovi mercati.
La nuova politica della “Scienza Aperta” consentirà il libero accesso alle pubblicazioni e ai dati, per garantire la più ampia diffusione delle informazioni sul mercato e rafforzerà il potenziale di innovazione dei risultati generati dai finanziamenti dell’UE.
I partenariati europei verranno potenziati e legati ad altri programmi di finanziamento. La Commissione renderà maggiormente efficienti i partenariati che l’UE programma o finanzia attraverso la collaborazione con partner come le imprese private, la società civile e le fondazioni di finanziamento.
È prevista la possibilità che i partenariati vengano istituzionalizzati ma solo quando gli altri partner del progetto non sono in grado di raggiungere gli obiettivi previsti.
I partenariati istituzionalizzati mirano a far fronte alle carenze di competenze e sono già stabiliti nell’ambito di Horizon 2020. Potranno essere per esempio soggetti quali gli EIT (Istituto Europeo per l’Innovazione e la Tecnologia) che al loro interno hanno come partner istituti di istruzione superiore, organizzazioni di ricerca e aziende private.
Insomma, l’obiettivo finale è quello di rendere la partnership più forte e competitiva possibile, in grado di realizzare prodotti concretamente innovativi per affrontare un mercato sempre più globale, attento alle nuove sfide e capace di creare nuova occupazione.
Se siete in procinto di avviare un progetto di ricerca e innovazione avrete sicuramente bisogno di un buon piano e del nostro aiuto per svilupparlo in un progetto in grado di venire approvato nei suoi vari stadi attraverso una domanda di contributo da presentare a livello nazionale ma probabilmente anche a livello europeo.
In questo ultimo caso i tempi sono maturi per cominciare a definirlo nei suoi dettagli visto che Horizon Europe partirà a gennaio del prossimo anno. A questo punto non vi resta che inviarci una e-mail all’indirizzo riportato qui sotto.
Dott. Stefano De Stalis
Responsabile Affari Europei e Aiuti di Stato
Sheltons Malta
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