È stato di recente emanato un provvedimento che prevede la possibilità di ottenere contributi destinati alle imprese di tutte le dimensioni per la ristrutturazione degli edifici privati commerciali.
Le iniziative ammesse ad agevolazione sono quelle che riducono il fabbisogno di energia utilizzata per esempio per il riscaldamento, l’aria condizionata, la ventilazione, l’acqua calda e l’illuminazione. Si tratta di interventi che prevedono l’installazione di impianti, la sistemazione di isolamenti e di altri interventi nella struttura che riveste l’edificio.
L’importo massimo di contributo che un’impresa può ricevere è pari a 350 euro per metro quadro fino al limite massimo di 1.000.000 di euro. La percentuale dell’incentivo non deve superare il 30% dei costi ammissibili anche se sono previste intensità aggiuntive a seconda della dimensione dell’impresa, dell’ubicazione del progetto e delle caratteristiche dell’intervento. Per esempio l’intensità dell’aiuto può essere ulteriormente aumentata del 20% nel caso di interventi attivati da piccole imprese e del 10% nel caso di investimenti realizzati da medie imprese.
Occorre sottolineare che gli interventi di rinnovamento e ristrutturazione dovranno portare ad una riduzione del fabbisogno di energia primaria di almeno il 30%, rappresentando così un’opportunità per migliorare le prestazioni energetiche degli immobili commerciali durante il loro ciclo di vita.
Non sono invece ammessi investimenti realizzati per adeguarsi alle normative europee attualmente in vigore, a meno che non si tratti di investimenti che verranno finalizzati almeno 18 mesi prima dell’entrata in vigore degli standard ivi previsti. Possono essere anche concessi aiuti per investimenti in edifici realizzati per rispettare i requisiti minimi previsti per le prestazioni energetiche, a condizione che l’aiuto sia concesso prima che le norme diventino obbligatorie per l’impresa interessata.
Il bando è stato emanato il 1° marzo 2023 e si chiuderà venerdì 28 aprile 2023. La misura rimarrà comunque aperta fino al 31 dicembre 2023 salvo sufficiente disponibilità di fondi. E l’accesso sarà previsto con nuovi bandi.
Gli investimenti dovranno essere conclusi entro 24 mesi dalla firma dell’accordo (Grant Agreement) con l’autorità governativa. Inoltre, potrà essere chiesta un’estensione scritta descrivendo le specifiche ragioni ed in questo caso i lavori devono essere conclusi al massimo entro 31 dicembre 2025.
Sono una PMI (Piccola e Media Impresa)?
Piccole imprese: quelle che hanno meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro.
Medie imprese: quelle che hanno meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro o un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro.
Microimprese: quelle che hanno meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.