L’economia maltese dipende prevalentemente dalle Piccole e Medie Imprese di cui le microimprese rappresentano il 97% del totale.
Partendo da questa considerazione, di recente, il Governo di Malta ha lanciato un nuovo strumento di incentivazione per promuovere la digitalizzazione delle aziende di piccolissima dimensione, le così dette “microimprese” che per la definizione dell’Unione Europea sono quelle con non più di 10 dipendenti e con un fatturato o attivo di bilancio non superiore a 2 milioni di euro.
Come si diceva sopra, lo strumento in questione è stato ideato per supportare la digitalizzazione delle imprese con lo scopo di diventare più competitive sul mercato globale. E ciò sarà possibile attraverso l’acquisizione di hardware e software e altre soluzioni digitali in grado di attivare una serie di misure tra le quali per esempio: una maggior efficienza di progettazione ed ingegneria dei prodotti e dei processi, l’aumento della produttività, una migliore gestione degli appalti, l’implementazione della catena di approvvigionamento/distribuzione nonchè l’implementazione del servizio post vendite.
L’ammontare del contributo riesce a coprire fino al 50% del costo per gli investimenti realizzati a Malta e fino al 60% del costo per gli investimenti realizzati a Gozo, fino ad un ammontare massimo di aiuto pari a 10.000 euro per ogni singolo investimento.
L’investimento deve essere effettuato e concluso entro tre mesi dalla firma del “Grant Agreement” (contratto con l’autorità governativa). Eccezionalmente può essere richiesta un’estensione ma deve essere chiaramente giustificata e in nessun caso il periodo può andare oltre il 30 giugno 2026.
Il budget previsto per questo strumento di incentivazione è di 2 milioni di euro.
Le prossime scadenze per la presentazione delle domande sono le seguenti: 15 maggio 2023, 31 maggio 2023, 16 giugno 2023, 30 giugno 2023, 14 luglio 2023, 31 luglio 2023.
Lo strumento rimarrà attivo fino al 31 dicembre 2023 salvo la disponibilità di fondi. L’incentivo è soggetto alla normativa “de minimis” che prevede un ammontare massimo di contributo ottenibile nei tre anni precedenti a quello della domanda non superiore a 200.000 euro.
I vantaggi concreti che possono venire dall’informatizzazione dell’azienda sono molti e possono aiutare le imprese in diverse aree di attività, ad esempio:
- La digitalizzazione del sistema di gestione delle risorse e del personale può ottimizzare il modo in cui le attività e i compiti vengono attivati, favorendo il flusso di lavoro e producendo benefici a lungo termine;
- L’uso di nuove macchine basate su tecnologie digitali può migliorare la produzione di merci, sia aumentando la qualità del prodotto finito che accelerando il processo;
- La fornitura di servizi su misura in base alle richieste dei clienti può essere facilmente organizzata e analizzata attraverso software e programmi;
- Raggiungere nuovi potenziali clienti è molto più semplice grazie al marketing digitale e l’uso di canali online che possono identificare nuovi clienti ed ottimizzare la comunicazione delle informazioni.
Gli investimenti ammissibili, che si possono attuare per il raggiungimento degli obiettivi descritti sopra, sono i seguenti:
- Hardware e Software commerciale “out-the-shelf (COTS)” e personalizzato
- Hardware (come laptop, docking station, port replicator, monitor, tablets)
- Cloud computing
- Costi di formazione sull’uso dei suddetti prodotti, e forniti dallo stesso fornitore
Per accedere al contributo, le imprese devono sottoscrivere una domanda online. La domanda deve includere il nome e le dimensioni dell’impresa, una descrizione dell’investimento, compreso la data di inizio e quella di fine, la localizzazione dell’investimento, un elenco dei costi di investimento e l’importo dei finanziamenti pubblici necessari.