Proseguiamo con la rubrica “finanziare il tuo progetto” con i fondi pubblici. Siamo all’interno della nuova programmazione che terminerà alla fine del 2027.
Quindi per chi ha in mente nuovi progetti di crescita per la propria azienda qui a Malta oppure desidera avviare una start-up, è bene sapere che la prima cosa da fare è un piano di impresa che includerà, tra le altre cose, la presentazione del proprio prodotto o servizio, l’analisi dello stato dell’arte e dei competitor, i tempi di realizzazione, il piano di marketing, l’organizzazione ed il budget finanziario che di solito è pari a tre o cinque anni.
È un lavoro impegnativo e che richiede tempo. Meglio rivolgersi all’esterno ed individuare l’esperto giusto da affiancare in questa opera e che consenta di avere alla fine uno strumento di guida per la realizzazione di tutte le fasi del progetto.
Il contributo di cui stiamo parlando è un contributo a fondo perduto ed è pari a 4.000 euro. Tale ammontare rappresenta l’80 per cento della spesa ammissibile. Inoltre occorre subito sottolineare che lo strumento è diretto esclusivamente alle piccole e medie imprese così come definite dalla dalla normativa europea. Quindi le aziende di grande dimensione sono escluse da questo finanziamento.
È ampiamente riconosciuto che le start-up e le PMI in genere hanno normalmente risorse interne e competenze limitate per condurre studi ed analisi necessari per intraprendere iniziative di investimento e per la valutazione della loro crescita e del potenziale competitivo.
Questo incentivo rappresenta un valido aiuto per la realizzazione di un piano di impresa ma non solo. In alternativa sono ammesse a contributo anche le spese per sviluppare uno Studio di fattibilità, oppure la Revisione dell’organizzazione interna e infine la Revisione dei processi e dei sistemi produttivi.
L’obiettivo è quello di aiutare le piccole e medie imprese che operano in un ambiente sempre più competitivo e globale, a far ricorso all’attività di consulenza diventata una funzionalità sempre presente a sostegno delle imprese nei loro processi decisionali al fine di aiutarle ad agire in modo più efficace ed efficiente.
Sia che si tratti dello sviluppo di un piano aziendale o di uno studio di fattibilità, secondo questa misura dovranno necessariamente essere affrontati uno dei seguenti temi:
- Lo sfruttamento economico di nuove idee
- L’espansione della capacità aziendale dello stabilimento
- La diversificazione dell’attività aziendale
- La diversificazione nella produzione
- Un fondamentale cambiamento del processo di produzione complessivo dell’azienda
- Lo sviluppo di prodotti, processi e sistemi nuovi o migliorati
- L’investimento in prodotti, processi e sistemi nuovi o migliorati
- L’innovazione dell’organizzazione
- L’innovazione di processo
- L’internazionalizzazione di prodotti e servizi
- L’ingresso, lo stabilimento e l’espansione in nuovi mercati
- L’introduzione, l’aggiornamento e l’integrazione di soluzioni di e-commerce che consentono la vendita online da parte dell’impresa
Le domande di contributo vanno presentate attraverso il ricorso a consulenti iscritti in un apposito registro e quindi autorizzati alla predisposizione di tali domande. Le prossime scadenze sono le seguenti: 30 marzo 2023, 14 aprile 2023 e 28 aprile 2023.
Ultimo aspetto importante è costituito dal fatto che il contributo rientra nella disciplina degli aiuti “de minimis” che prevede un tetto massimo complessivo di 200mila euro di contributo che ogni impresa può ricevere negli ultimi tre anni consecutivi.