I dipendenti stranieri, comunitari ed extracomunitari, che lavorano a Malta hanno versato oltre 202 milioni di euro di contributi previdenziali nel 2021. Un dato impressionante considerato che segna un trend di crescita quasi del seicento per cento in più rispetto a quello indicato nel 2012, quando la cifra si era “fermata” a 30 milioni di euro.
I dati sono stati presentati lo scorso martedì dal ministro delle Finanze Clyde Caruana in risposta ad una interrogazione parlamentare del deputato nazionalista Ryan Callus, e riportati da Times of Malta.
Più in generale, i contribuiti iniettati nell’economia locale dai lavoratori “non maltesi” dal 2012 in poi hanno superato la quota di 1 miliardo di euro. Una tendenza al rialzo notevole e, soprattutto, costante nel corso degli anni. Prendendo ad esempio in esame il periodo tra il 2016 e il 2019, si vede che il numero di lavoratori stranieri è quasi raddoppiato, passando da 40mila a 77mila circa, così come i contributi versati che, dai 79 milioni nel 2016 sono passati ai 168 milioni del 2019. Trend che non ha conosciuto arresto nemmeno nel corso della pandemia, con cifre che hanno segnato un aumento di circa 20 milioni di euro tra il 2019 e il 2020.
Non c’è da stupirsi, in effetti, se si pensa che proprio la quota dei residenti provenienti dall’estero nel 2021 ha raggiunto il 22,2% dell’intera popolazione (nel 2011 era del 4.9%), andando a comporre un quarto dell’intera forza lavoro del Paese sempre nel 2021 (27,9%), mentre i lavoratori extra-UE registrati sull’arcipelago sono decuplicati nel giro di dieci anni, passando da 4.695 nel 2011 a ben 52.664 ad agosto 2022, impiegati soprattutto nell’edilizia, per colmare le lacune nella manodopera locale.
Dopo oltre 4 anni dalla sospensiva alla licenza della SATA BANK,oltre 5.000 ex correntisti sono ancora in attesa di ricevere
la restituzione del denaro depositato nei loro conti correnti..
Ma MFSA cosa intende fare?
Penso sia giunto il momento x una class action…