Dopo l’approvazione di un regolamento strategico per il blockchain, e con gli operatori del gaming che spingono per l’introduzione e la regolarizzazione delle criptovalute, Malta sembra pronta per una rivoluzione del sistema Bitcoin. Resta però un problema non da poco: le difficoltà tecniche per l’utente medio, per il giocatore online, di acquistare e ritirare la moneta digitale. Per questo una nuova start-up locale spera ora di inserirsi nel mercato per costruire e installare il primo Bancomat Bitcoin di Malta. Il bancomat (ATM) permetterebbe agli utenti di acquistare e vendere la moneta elettronica in pochi minuti, senza doversi iscrivere a servizi on-line.
Bitcoin è una valuta digitale decentralizzata, distinta dal sistema bancario di base, e libera dal controllo del governo. Viene eseguito sulla tecnologia blockchain – un registro pubblico che conserva in memoria tutte le transazioni e che, per come è stato programmato, non può essere vittima di truffe o attacchi hacker. Un Bitcoin vale attualmente quasi 2.500 euro, dopo che il prezzo della moneta elettronica è aumentato negli ultimi mesi come conseguenza della crescita della domanda.
L’impresa locale che intende rende Malta un’isola felice per il sistema Bitcoin è la piccola start-up Ivaja, che come spiegato da uno dei suoi fondatori, Leon Siegmund, sta raccogliendo 6.000 dollari (circa 5.100 euro), per coprire le spese legate al lancio del bancomat, credendo nel potenziale del sistema Bitcoin. Se l’azienda dovesse poi raccogliere soldi extra, è prevista l’installazione di un secondo bancomat: le location preferite sono, al momento, Valletta e Sliema.