Negli ultimi tre mesi, l’Istituto per gli Studi sul Turismo (ITS) ha rilasciato un totale di 1.233 Skills Pass a lavoratori non appartenenti all’Unione Europea, obbligatori per chi desidera lavorare nell’industria turistica e alberghiera locale. Sono soggetti alla certificazione sia gli extracomunitari che vivono a Malta da più di un anno e da meno di un anno, sia coloro che aspirano a lavorare nel settore ma attualmente risiedono all’estero.
Nello specifico, il processo di certificazione si divide in due fasi. Nella Fase 1 i candidati devono affrontare vari test, tra cui un esame di inglese, uno sul prodotto turistico maltese che spazia tra storia, cultura e attrazioni turistiche, e altri test pratici legati al settore turistico. Successivamente si accede alla Fase 2 (obbligatoria solo per chi non risiede ancora a Malta o è presente sul territorio da meno di un anno), che prevede un colloquio individuale con un esaminatore, sia virtualmente presso l’ITS o in un centro del loro Paese d’origine. Durante questo colloquio vengono valutate le competenze pratiche e la conoscenza della lingua inglese, e vengono inoltre poste domande specifiche relative all’impiego scelto.
Per quanto concerne il tasso di successo degli esami, nella Fase 1 la percentuale di fallimento dei candidati è risultata estremamente bassa (tra lo 0% e l’1%), ma la situazione cambia drasticamente nella Fase 2, dove circa il 50% dei candidati non riesce a superare l’esame finale, con una percentuale di fallimento significativa per alcune professioni, come quella di chef de partie.
I dati raccolti dall’ITS mostrano inoltre che la maggior parte degli aspiranti lavoratori proviene da Nepal (29%) e India (25%). Altri gruppi includono candidati dalla Colombia (9%), dalle Filippine (8%) e dal Pakistan (4%), con percentuali minori da altri Paesi.
Stando a quanto riportato dai media locali, un aspetto particolarmente apprezzato dai candidati è stato il corso sul prodotto turistico maltese. Molti partecipanti avrebbero infatti sottolineato come le lezioni siano state utili non solo per il lavoro, ma anche per adattarsi meglio alla vita quotidiana a Malta, migliorando la comprensione della cultura e della storia del Paese.
Infine, l’ITS prevede che entro la fine del 2025 tutti i lavoratori extracomunitari del settore turistico maltese saranno certificati per operare nel Paese, e da gennaio 2026 il programma sarà esteso a tutti i cittadini maltesi ed europei che lavorano nel settore turistico e alberghiero.