In un’intervista concessa a un quotidiano maltese, il leader sindacale Josef Vella sostiene che il razzismo è un alibi per gli imprenditori. E che la paga oraria media maltese, anziché crescere, sta calando.
Molti maltesi si sentono minacciati dai lavoratori stranieri, ma Josef Vella, Segretario generale del sindacato UHM Union Haddiema Maghqudin, in una sua intervista al quotidiano in lingua inglese Malta Independent, pensa l’esatto opposto:
Una delle nostre preoccupazioni quando si tratta di lavoratori stranieri non dovrebbe essere da dove vengono, o cose del genere, dovrebbe essere come questi vengono abusati. Pagarli 3 euro l’ora viene considerato più che sufficiente, “in quanto stranieri”, ma così facendo si crea un alibi per gli imprenditori.
Questo ha un effetto diretto sui lavoratori maltesi che finiscono per non fare quel tipo di lavori, o a non lavorare finché non trovano un impiego meglio pagato
La minaccia per l’economia, secondo Vella, arriva quando non c’è parità di condizioni:
Non sono i lavoratori stranieri ad essere una minaccia, è il trattamento di questi lavoratori stranieri ad essere una minaccia.
Vella ha inoltre citato un recente rapporto Eurofond nel quale si rileva che la paga media oraria dell’UE è di quasi 30 euro, contro i miseri 9,32 euro di Malta.
La paga oraria media maltese nel 2012 equivaleva al 44% di quella europea, oggi solo al 31%, infatti gli aumenti in UE dal 2012 sono stati del 55%, quelli di Malta solo del 25%.
Fonte: independent.com.mt