Nel secondo semestre del 2024, il numero di infortuni non mortali sul lavoro ha registrato un flebile calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un totale di 1.103 casi segnalati. Tuttavia, i dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica (NSO) mettono in evidenza una realtà significativa: quasi un terzo delle persone coinvolte erano lavoratori extracomunitari.
Con 180 casi pari al 16,3% del totale, il settore manifatturiero si conferma quello più “rischioso”, seguito dall’edilizia con 145 infortuni (13,1%) e dai servizi amministrativi e di supporto con 120 casi (10,9%).
La maggior parte ha coinvolto lavoratori impiegati in mansioni semplici o artigiani. Per quanto riguarda le fasce d’età, il 26% degli incidenti ha interessato persone di età compresa tra i 35 e i 44 anni.
Le lesioni più comuni sono state superficiali (661 casi) e distorsioni o slogature (340 casi), con il 30% del totale che ha interessato la schiena, inclusa la colonna vertebrale.
Mentre circa il 70% (751) delle persone coinvolte in infortuni non fatali erano maltesi, il restante 30% era composto da stranieri, in larga parte da lavoratori extracomunitari (291) la cui esposizione al rischio – immaginiamo – potrebbe essere legata a fattori come la tipologia di mansione svolta, le condizioni di lavoro e le barriere linguistiche che ostacolano la comprensione delle norme di sicurezza.
Tornando alle statistiche dell’NSO, più della metà degli incidenti è avvenuta in imprese di medie e grandi dimensioni, con il 26,4% degli incidenti verificatisi in aziende dai 50 ai 249 dipendenti e il 23,9% in realtà con oltre 500 dipendenti.
Quasi un terzo degli infortunati si è assentato dal posto di lavoro per meno di tre giorni, mentre il 18,5% ha superato i 21 giorni.
Un dato positivo emerso dal rapporto è che tra luglio e dicembre 2024 non si sono verificati infortuni mortali sul lavoro, a differenza del primo semestre dell’anno. Tuttavia, nel corso dei dodici mesi, il tasso di incidenza degli incidenti mortali è stato di 1,3 per 100.000 lavoratori.
(immagine di repertorio)
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