Il 10% dei pensionati maltesi è ancora al lavoro, secondo dati riferiti in Parlamento dal Ministro Evarist Bartolo.
Secondo dati diffusi in Parlamento dal Ministro del lavoro Evarist Bartolo sono circa 13.000 i maltesi che, sebbene abbiano raggiunto l’età della pensione, sono ancora al lavoro. Per la precisione 9.415 uomini e 3.405 donne.
Il fenomeno dei “pensionati al lavoro”, sebbene ancora al di sotto della media UE, è in crescita anche sulle isole maltesi. Vari sono i fattori che contribuiscono alla decisione di continuare a lavorare. Per alcuni si tratta di una scelta professionale, per altri di una “scelta” legata al costo della vita in aumento, mentre le pensioni restano drammaticamente basse.
I 13.000 pensionati-lavoratori costituiscono circa il 10% del numero totale dei pensionati. Quasi tutti, il 90%, sono dipendenti, con un residuale 10% a partita iva.
Sebbene un pensionato-lavoratore non comporti alcun risparmio per lo Stato, in quanto la pensione viene erogata per intero sia che uno lavori oppure no, il Governo approva ed, anzi, incoraggia la pratica.
La cronica mancanza di manodopera che affligge le isole maltesi da quando è iniziata la crescita economica viene combattuta anche mantenendo al lavoro i più anziani. Anche perché i pensionati maltesi sono tra i più poveri d’Europa, con una pensione media superiore di appena l’1,2% la soglia di povertà.