Sono poco più di 1.000 i lavoratori che, tra gennaio e dicembre dello scorso anno, sono stati costretti a rivolgersi agli Enti preposti per ricevere i compensi in arretrato dai propri datori di lavoro.
È quanto scrive TVM News, dopo aver parlato con il direttore del Dipartimento delle Relazioni Industriali, Diane Vella Muscat, la quale ha confermato che un totale di circa 800.000 euro, comprese le doppie paghe per le domeniche ed il lavoro straordinario, sono stati riconosciuti ai lavoratori grazie alla mediazione tra le due parti svolta dal Dipartimento, che ha evitato il ricorso in tribunale.
Gli arretrati sono stati accumulati da lavoratori per lo più impiegati in settori come l’edilizia, il turismo e l’intrattenimento. Diverse irregolarità sembrano essere sorte anche nei controlli delle buste paga, dove non sempre gli straordinari, in particolare per i giorni festivi, hanno trovato il giusto riscontro economico.
Nei 1.400 casi di presunte violazioni riscontrate lo scorso anno dal Dipartimento, la maggior parte sembra aver mostrato effettive carenze da parte dei datori di lavoro, che hanno spinto 100 persone a rivolgersi al tribunale non trovando possibilità di incontro risolutivo tra dipendente e titolare dell’azienda.
Diane Vella Muscat ha infatti affermato che se il datore di lavoro non intende risarcire il dipendente e non mostra segni di collaborazione, non c’è altra soluzione se non quella di ricorrere alle vie legali davanti ad un giudice.I lavoratori che riscontrano problemi di questo tipo sul posto di lavoro, possono denunciarli, anche in forma anonima, al numero 1575.