Come confermato dal Ministro delle Finanze Clyde Caruana, il Paese si dirige verso un nuovo regime d’imposta per le aziende attuabile entro il 2025 e profondamente discostante dall’attuale sistema di tassazione.
Questa importante revisione segna un forte cambiamento politico che, inoltre, sarebbe il primo del suo genere dall’inizio degli anni ’90, quando furono gettate le basi dell’attuale modello dei servizi finanziari dell’arcipelago.
Caruana ha inoltre affermato che una bozza del nuovo regime fiscale è stata revisionata e si trova attualmente sottoposta al vaglio delle autorità fiscali per garantire che il governo non subisca alcun calo delle entrate in caso di approvazione della stessa.
Come confermato dal Ministro delle Finanze, il nuovo regime è stato redatto in consultazione con tutte le parti interessate ed è una risposta ai feedback che Malta ha ricevuto dalla Commissione Europea e da altri enti stranieri sull’attuale sistema d’imposizione.
Caruana non ha voluto rilasciare informazioni riguardanti le nuove tariffe tributarie promettendo, però, che la bozza della proposta sarà rilasciata settimana prossima per la pubblica consultazione: «Tutte le parti interessate del settore hanno avuto l’opportunità di dire la loro e contribuire a questa politica. Ci consulteremo anche con la Commissione Europea per garantire che quello che abbiamo in mente possa essere implementato».
Spesso Malta si è ritrovata sotto la lente d’ingrandimento dell’Unione Europea a causa del suo regime d’imposta sulle aziende che, frequentemente, ha rappresentato un elemento di grande appeal per le società straniere attratte dalla prospettiva di pagare minori imposte sul reddito rispetto alla maggior parte dei sistemi statali europei, risultando spesso vantaggioso per le imprese locali.
L’obiettivo è quello di rendere attivo il nuovo regime di tassazione per le società entro l’anno base 2025 in modo da garantire la puntualità e la funzionalità della formazione a professionisti ed enti pubblici, come affermato dallo stesso Caruana: «Il gioco è cambiato là fuori, motivo per cui dobbiamo accelerare il cambiamento assicurandoci di rimanere competitivi».
Dalle dichiarazioni di Caruana si conferma come il nuovo regime si allontanerà in maniera decisa dall’attuale sistema d’imposizione che consente alle società straniere di richiedere generosi rimborsi fiscali, abbassando di fatto l’aliquota dell’imposta sulle società al 5%.
Nel farlo, la proposta del Ministro delle Finanze si muoverà verso un sistema più classico che riflette i modelli dell’Europa continentale e una sostanziale parità tributaria tra le imposte versate dalle società maltesi ed estere.
Sempre Clyde Caruana ha affermato come questa necessità di un cambiamento del regime fiscale non abbia nulla a che vedere con l’inserimento di Malta nella greylist del Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale: «I funzionari del GAFI erano a Malta in questi giorni e ora ci stanno valutando. I risultati della visita saranno noti non prima di metà giugno».