Alcuni macellai ed importatori di carne locali hanno lanciato l’allerta circa gli aumenti sul prezzo della carne dipingendo una situazione tesa, con previsioni tutto tranne che rosee, tanto che prevedono che nel giro di un mese dovranno acquistare carne all’ingrosso allo stesso prezzo con cui oggi viene venduta al dettaglio.
In questa fase gli aumenti sulla carne derivante da produzione locale non sono ancora stati eccessivi, circoscrivendo quindi l’emergenza ai prezzi della carne importata.
Tuttavia, secondo le testimonianze rilasciate dagli addetti del settore a Times of Malta, i prezzi favorevoli della carne locale porteranno ad un rapido consumo delle scorte, arrivando a rendere l’acquisto molto più salato per le tasche dei consumatori.
I motivi degli aumenti sono riconducibili agli effetti del particolare momento storico vissuto a livello internazionale. La prima questione da affrontare riguarda il prezzo dei mangimi per gli animali, cresciuto vertiginosamente a causa della dipendenza dalle forniture di cereali e, di conseguenza, dalle esportazioni Ucraine.
Una seconda analisi va fatta sui costi dei trasporti, in balia degli aumenti sui carburanti. I trasporti, per uno stato come Malta, rappresentano un fattore chiave in quanto limitati alle sole vie aeree o marittime, per questo un suggerimento rilasciato al giornale maltese arriva direttamente da uno degli importatori di carne locali affinchè «il nostro governo si unisca ad altri stati insulari europei per fare pressione sull’UE al fine di sovvenzionare il trasporto di merci».
Il prezzo della carne, così come degli altri beni di consumo, è solo uno dei settori in cui le tensioni internazionali stanno impattando, stravolgendo la quotidianità delle persone in un’escalation che preoccupa venditori e consumatori.