Gli effetti della pandemia sono stati devastanti anche sul numero di spostamenti e viaggi in tutto il mondo.
A risentirne sono stati soprattutto gli aeroporti per il calo del numero dei passeggeri.
Nello specifico è stato stimato che nell’aeroporto di Malta si sono registrati 39 mila movimenti di passeggeri nel mese di aprile 2020, con un calo del 94 per cento rispetto allo stesso mese del 2019.
I maggiori Paesi con partenze e arrivi da Malta sono da considerarsi storicamente l’Italia, la Germania, la Turchia, la Francia, la Bulgaria.
Un capitolo a parte merita il Regno Unito, la cui statistica è falsata, per il divieto di spostamento in vigore per molti mesi tra i due Paesi.
Complessivamente il calo negli aeroporti di tutta Europa, per il primo trimestre dell’anno, è valutato intorno all’81,7 per cento. È quanto emerge dall’analisi dell’Airport Councill International Europe che ha stimato in concreto il numero reale degli spostamenti.
Per capire la portata della crisi e le proiezioni di una ripresa è stato calcolato che per tornare al traffico che era garantito negli aeroporti prima della pandemia, dunque fino alla fine del 2019, saranno necessari almeno altri quattro anni ancora.
La luce in fondo al tunnel si comincerà a vedere infatti a partire dal 2025.
Bisogna pertanto superare due scogli fondamentali. Il primo è la pandemia e la necessità di immunizzare più persone possibili. Successivamente le persone dovranno ricominciare a vivere con spensieratezza i viaggi e gli spostamenti in generale.
E dopo oltre un anno di restrizioni e limitazioni degli spostamenti e delle libertà personali, bisognerà di nuovo modificare le proprie abitudini.
Nel dettaglio i numeri di questa crisi. Le entrate dell’aeroporto lo scorso anno sono diminuite del 70 per cento.
Tutte le aspettative di crescita sono concentrate sul secondo semestre del 2021.
La scorsa settimana il Ceo del Malta International Airport, Alan Borg, ha dichiarato che le entrate sono diminuite di quasi 70 milioni, attestandosi complessivamente a 32 milioni complessivi.
Di fatto tra interessi, tasse, ammortamenti e interessi si è passati da 63,2 milioni del 2019 a 5,6 del 2020.
Un aspetto da non sottovalutare è il numero di dipendenti, diminuito di meno dell’1 per cento: da 379 del 2019 si è passati a 377 del 2020. Intanto l’aeroporto quest’anno ha reso noto che c’è stata una riduzione salariale dal 5 al 15 per cento da ripartire tra i membri del consiglio, il team della gestione e i dipendenti sindacalizzati.
Il numero di visitatori a Malta sono diminuiti del 76,1 per cento, attestandosi a poco più di 1,7 milioni.
Per garantire sempre un servizio sempre all’avanguardia sono state garantite illuminazioni più sofisticate e moderne sulla pista e sul piazzale dell’aeroporto.
Inoltre c’è la realizzazione dell’importante progetto del parcheggio multipiano del costo di venti milioni.
Risale invece allo scorso anno la pianificazione e inaugurazione del piano merci per 1270 metri quadrati di spazio di deposito.
C’è ottimismo dunque per questa seconda fase dell’anno in corso. L’aeroporto è pronto a raccogliere la sfida di questa nuova epoca.