Il primo ministro Joseph Muscat ha presentato la nuova riforma degli affitti, che dopo un periodo di transizione entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2021.
Il capo del governo ha presentato il provvedimento come «una risposta al cambiamento in atto nella società» e a un «mercato che fino ad oggi era una giungla, causa di gravi problemi sociali, nonostante gli affitti rappresentino in termini economici una fetta ridotta del mercato immobiliare».
Queste le principali novità del regolamento:
- Limite del 5% sugli incrementi annuali
- Contratti di affitti della durata minima di un anno
- I proprietari riceveranno crediti d’imposta per i contratti a lungo termine
- Tutti i contratti di affitto dovranno essere obbligatoriamente registrati, compresi quelli dei residence: in caso contrario sono previste pesanti sanzioni
- Obbligo del proprietario di dare un preavviso di tre mesi agli inquilini se intende non estendere il contratto di affitto
La nuova legge, come precisa il quotidiano in lingua inglese Malta Today, non si applica ai contratti di locazione precedenti al 1995.
I proprietari attualmente pagano una ritenuta alla fonte del 15% sui redditi da locazione, ma il mercato è attualmente penalizzato da abusi e casi di evasione fiscale. La registrazione del contratto cercherà quindi di ridurre il mercato nero.
L’Housing Authority ha il compito di supervisionare il settore e far rispettare le regole.
La legge, infine, non coinvolge gli affitti a scopi turistici, che saranno trattati in un provvedimento separato, e prevede eccezioni per i soggiorni brevi, che devono comunque avere una durata minima di sei mesi.