Sembra che l’era della cementificazione selvaggia stia raggiungendo un momento di “consapevolezza”. Esperti del settore hanno infatti lanciato l’allarme sul mercato immobiliare commerciale: sull’arcipelago ci sono più uffici che aziende interessate a utilizzarli. In sostanza, l’offerta al momento sta superando la domanda, al momento in una fase calante.
Del problema hanno parlato alcuni dei principali esponenti del settore, nel corso di una riunione tenutasi nel contesto del “Malta Business Network”. Secondo quanto riportato dai media locali, per i relatori sarebbe quindi giunto il momento di rivedere alcune dinamiche del mercato degli immobili commerciali, anche alla luce della crescente inflazione e dei tassi di interesse, oltre che della mancanza di trasparenza dell’ecosistema e di dati che possano consentire una valutazione del ritorno di investimento.
Inoltre, stando agli esperti, a incidere sul “problema” sarebbe anche la flessibilità raggiunta grazie allo smart working, con gli stessi datori di lavoro che hanno dovuto adattarsi ai nuovi metodi di lavoro dell’era post-Covid. E, ovviamente, la richiesta immobiliare di spazi da adibire a uffici è inversamente proporzionale al numero sempre crescente di persone che possono svolgere le proprie mansioni comodamente da casa.
Un altro aspetto di cui tener conto risiede anche nel crescente numero di cittadini di Paesi terzi anche se solo una piccola parte di questi svolgerebbe lavori d’ufficio, ma soprattutto la ricerca di qualità e flessibilità a cui mirano le numerose aziende straniere che scelgono Malta come base per i propri affari, puntando quindi ad avere caratteristiche uniche da offrire anche ai propri dipendenti. Come si suol dire: anche l’occhio vuole la sua parte.
A tal proposito, il meeting si è concentrato sull’influenza che l’ambiente dell’ufficio esercita non solo sul benessere dei dipendenti, ma anche sulla cultura dell’azienda stessa e sul suo modo di operare sul mercato. In tal senso, trionfano i locali più esclusivi e più accessibili (ad esempio con parcheggi vicini) a discapito degli uffici di fascia bassa, anche se più economici.
L’evento si è poi concluso con un approfondimento sul potenziale di Malta nell’attrarre i cosiddetti “nomadi digitali”, lavoratori che operano solo da remoto, rimanendo connessi in qualsiasi luogo si trovino.