Hanno destato scalpore le parole di Frank Salt, uno dei più importanti agenti immobiliari maltesi, riportate questa mattina dal quotidiano Times of Malta.
Nel corso di un seminario al quale ha partecipato ieri, venerdì 16 novembre, Frank Salt non ha usato mezzi termini, definendo le aree di Bugibba e Qawra «praticamente dei ghetti, aree che versano in uno stato critico di degrado e incuria».
Secondo Salt, «un’adeguata pianificazione, rigidamente controllata e attuata, avrebbe potuto darci un Paese al livello del nostro successo economico. Non abbiamo controllato la pianificazione e ora abbiamo un macello».
«È sorta una baraccopoli moderna che abbiamo il coraggio di chiamare località turistica», ha aggiunto.
«Quando ho iniziato la mia attività nel 1969, i piani ambientali erano stati elaborati, ma nel tempo questi sono stati modificati dai capricci e le fantasie di tutti», ha detto.
«C’erano aree designate per diversi tipi di sviluppo: Qawra avrebbe dovuto avere due isolati di palazzi alti, circondati da bungalow e villini a due piani. Poi, in questo “caos moderno”, non è stato fatto alcuno sforzo per creare aree verdi. Quindi cosa hanno fatto? Hanno inventato Kennedy Grove – che è piuttosto vicino a essere una palude».
Il signor Salt ha lamentato che non è stato elaborato un piano serio e a lungo termine, da cui il caos che ne deriva oggi.
«Abbiamo rovinato Malta nel corso degli anni attenendoci allo stesso principio degli edifici a schiera senza spazi tra loro», ha affermato Salt.
«Quando palazzi di appartamenti sono stati costruiti ai lati di Tower Road, anziché costringere i costruttori ad acquistare tre o quattro lotti per creare blocchi di appartamenti aperti su tutti e quattro i lati, si è perseguita la politica delle case a schiera, che sono state sostituite da palazzi a schiera».
Salt ha chiesto che venga istituita una commissione urbanistica dotata di pieni poteri. «Abbiamo avuto abbastanza commissioni formate solo per dare suggerimenti che vengono ignorati», ha detto.
«Abbiamo regole e regolamenti, ma la gente li ignora e le autorità non le applicano», ha affermato.
«Quello che possiamo dire è che quando è troppo, è troppo», ha concluso.