Decine di migliaia di maltesi dovranno abbandonare le loro case in affitto già dal prossimo anno per non essere più in grado di sostenere i vertiginosi aumenti dell’ultimo periodo.
Secondo la Federazione degli agenti immobiliari (Federation of Estate Agents), sono circa 130.000 i maltesi (il 28% della popolazione) che si trovano in affitto, perché impossibilitati a comprare casa ai valori attuali di mercato.
Tuttavia la Federazione ha messo in guardia il Governo che la maggior parte di queste famiglie potrebbero vedersi aumentare la richiesta di affitto fino al punto di essere insostenibile per il loro budget.
La causa principale degli aumenti è il crescente afflusso di lavoratori stranieri. Se ne prevedono infatti ulteriori 60.000 circa entro i prossimi 12 mesi (secondo dati della Malta Employers’ Association). La disponibilità di nuovi alloggi invece, per lo stesso periodo di tempo, si ferma a “sole” 6.000 unità: servirebbe dieci volte tanto per soddisfare l’intera domanda. Ma se anche si ponessero le basi per queste nuove costruzioni ci vorrebbero almeno dieci anni per soddisfare la richiesta.
Considerando che il tasso di disoccupazione a Malta è prossimo allo zero, nuove imprese che aprono i battenti sull’isola sono spesso costrette a importare lavoratori, qualificati e dequalificati, a seconda del comparto.
Secondo la Federazione, è del tutto evidente che la corsa al rialzo del mercato immobiliare genererà nei prossimi mesi seri problemi alle famiglie maltesi, che non possono competere con i lavoratori stranieri nell’offrire cifre più alte per accaparrarsi le case.