Il boom dell’edilizia a Malta non conosce freni. Lo dimostrano i numeri pubblicati dalla Banca Centrale, secondo i quali la crescita delle autorizzazioni a costruire nuovi immobili supera di gran lunga quella dei bisogni naturali della popolazione, migranti inclusi.
Nel decennio 2006-2016 sono stati rilasciati oltre 62.000 permessi per nuove abitazioni, di cui 53.132 riguardano appartamenti di piccole e medie dimensioni. A questi si aggiungono le concessioni per le costruzioni più costose: 5.440 per nuove maisonette, 2.650 per villette a schiera, 1.260 per ville e grandi case coloniche.
Anche se parte di questi permessi non si sono ancora “materializzati” in costruzioni effettive, ma restano in attesa di finanziamenti, la crescita esponenziale degli edifici è evidente, soprattutto nella prima parte del decennio posto sotto osservazione (con un record di 10.000 unità nel solo 2007).
Tuttavia anche i prezzi degli stessi edifici sono saliti costantemente, rafforzando la percezione di lungo termine che il miglior investimento da realizzare a Malta sia proprio quello nella casa. Sempre secondo i numeri diffusi dalla Banca Centrale, basati sui prezzi pubblicizzati e non sui proventi effettivi delle vendite, dal 2000 ad oggi il costo delle case nell’isola è più che raddoppiato: i prezzi sono cresciuti soprattutto per le case a schiera, seguite da maisonette, appartamenti e ville.
I costi elevati stanno creando inoltre un nuovo fenomeno: dopo che gli affitti qualche anno fa sono stati liberalizzati, molti scelgono di prendere la loro abitazione in affitto anziché acquistare. E l’arrivo negli ultimi anni di lavoratori con stipendi elevati, che trovano occupazione in particolare nel settore del gaming e dei servizi finanziari, sta mettendo in difficoltà i lavoratori a basso reddito, che faticano a trovare una casa in affitto a un prezzo abbordabile.