Il “New normal”, la nuova normalità, è l’espressione coniata dagli esperti per definire la fase economica mondiale successiva al COVID-19, e con essa si prova ad immaginare quale sarà il futuro, partendo dalla certezza che questa pandemia ha modificato del tutto le abitudini della popolazione mondiale.
Chi studia i fenomeni sociologici applicati all’economia sa bene che questo sconvolgimento dei comportamenti e delle abitudini avrà una ripercussione forte sulle modalità di acquisto, sui gusti, sulle tendenze del prossimo futuro.
Nell’ultimo periodo sono tanti gli studi e le ricerche volte a interpretare questi cambiamenti e immaginare cosa succederà nella pratica e come le aziende dovranno provare ad adeguarsi a questi mutamenti.
Affrontare tutte le dinamiche in un articolo è impossibile, vorrei focalizzare però l’attenzione su un fenomeno che il COVID-19 ha accelerato e che sicuramente sarà un trend del prossimo futuro: la presenza dell’azienda sul web e la crescita del canale di vendita online.
Offerta e domanda si incontreranno sempre più sul web e ai tradizionali settori già forti pre COVID-19, quali tecnologia, assicurazioni, energia e gas, oltre che turismo e moda, si aggiungeranno anche food, beverage e artigianato.
Diventa determinante per le imprese moderne essere presenti sul web, con un proprio posizionamento chiaro ed ancor di più, diventa strategico, implementare questo canale di vendita, non solo BtoC (business to consumer), ma anche BtoB (Business to business)
Così come, lato consumatore, la conoscenza dei meccanismi della vendita online, specialmente legati alle garanzie dei prodotti e ai resi, è elemento essenziale per vedere tutelati i propri diritti
Ad inizio anno è stato pubblicata un’indagine della Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo su circa 3.700 consumatori in nove economie, sia emergenti che sviluppate, per comprendere meglio l’impatto della pandemia sugli acquisti online.
È emerso che a seguito della pandemia, più della metà degli intervistati ha fatto acquisti tramite e-commerce in modo più frequente rispetto a prima del COVID.
Gli acquisti online sono aumentati di fatto di almeno 10 punti percentuali nella maggior parte delle categorie di prodotti.
Inoltre la McKinsey, in un suo studio recente, raccomanda di ripensare allo shopper journey, come e perché il consumatore deve acquistare il mio prodotto online, ma anche di utilizzare la multi-canalità, vale a dire essere presenti su tutti i supporti e arrivare ad ogni dispositivo connesso che il consumatore ha in casa.
Altri studi interessantissimi concordano sull’importanza di implementare e migliorare strategicamente la customer experience che spinge il consumatore a scegliere la proposta migliore e più accattivante tra quelle in campo.
C’è un mondo nuovo da interpretare e immaginare e, come sempre accade in un mercato libero e competitivo, “chi prima arriva meglio alloggia”.