Con l’obiettivo di preservare il patrimonio culturale locale, il Ministero della Cultura ha stipulato compromessi di vendita per “salvare” altri cinque club bandistici dall’imminente rischio di sfratto «a causa delle complessità legali connesse ai contratti di locazione precedenti al 1995».
La notizia è stata comunicata venerdì dallo stesso Ministero che, attraverso questa mossa, ha fatto sapere di aver finora offerto assistenza analoga ad un totale di 11 club bandistici. Gli altri sei erano infatti stati resi noti lo scorso mese di marzo.
Lo scopo principale degli accordi è quello di facilitare l’acquisizione di queste proprietà da parte del governo, che saprà garantire ai club in questione l’utilizzo delle sedi ufficiali delle varie società bandistiche secondo nuovi canoni di affitto equi, da corrispondere allo stesso governo.
L’investimento finale per le cinque proprietà ammonta a 10.397.000 euro, ed andrà ad aiutare il St. Mary Band Club di Mosta, St. Peter in Chains Band Club di Birzebbugia, 12th May di Zebbug Malta, St. Andrew Society di Lija, St. Helen Band Club (Duke of Connaught’s Own) di Birkirkara.
La cifra dovrà essere aggiunta ai 5,8 milioni di euro già spesi a marzo per acquisire i sei edifici per il Maria Regina Band Club di Marsa, Stella Levantina Band Club di Attard, Circolo San Giuseppe Filarmonica Sagra Famiglia di Kalkara, Anici Band Club di Qormi, Stella Maris di Sliema, Antoine de Paule Band Club di Paola.
Il Ministro della Cultura Owen Bonnici ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, soprattutto vista la recente iscrizione della “Festa” maltese nella lista UNESCO come Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.
Al momento dell’acquisizione da parte del governo, le proprietà in questione verranno incorporate in un portafoglio gestito da una sezione dedicata all’interno del Consiglio delle Arti di Malta, che supervisiona varie sedi di società bandistiche.
Questi sforzi – sottolinea il Ministero – sono in linea con gli obiettivi delineati nella strategia del Consiglio delle Arti di Malta per il 2025, concentrata sull’investimento e sulla promozione di diverse espressioni artistiche e culturali, preservando nel contempo le ricche tradizioni di Malta.
«Ci impegniamo a proteggere le società bandistiche per la loro profonda importanza culturale e sociale. Miriamo a potenziare il loro contributo per promuovere una società più creativa e inclusiva» ha dichiarato Bonnici.