Sostegno concreto alle famiglie maltesi: è questa la promessa del governo che, con l’inizio del 2025, prevede di attuare una serie di misure sociali per un “Pajjiż ta’ Kwalità” (“Paese di Qualità”), promesso nella Finanziaria presentata di recente.
Durante una conferenza stampa, il ministro per le politiche sociali, Michael Falzon, ha illustrato le nuove iniziative già annunciate nel Budget 2025, pensate per aiutare famiglie, pensionati e persone a basso reddito a migliorare il proprio tenore di vita. «Vogliamo che ogni cittadino possa vivere meglio e realizzare le proprie aspirazioni», ha affermato Falzon.
Da gennaio, per il secondo anno consecutivo, l’assegno per i figli verrà incrementato «più di quanto promesso nel manifesto elettorale». Ogni famiglia riceverà un incremento di 250 euro per figlio, portando l’importo annuale a 640 o 660 euro, in base al reddito.
Altra novità riguarda i criteri di calcolo di tale assegno, che verranno resi più flessibili. Dal 2025, infatti, il governo escluderà dal calcolo i contributi alla previdenza sociale e l’imposta sul reddito pagati dai genitori, aumentando così l’importo dell’assegno per molte famiglie. La misura, del valore stimato di 16,5 milioni di euro, aiuterà circa 42.000 famiglie e 63.000 bambini.
Anche per chi usufruisce dell’in-work benefit, ovvero il sostegno per i genitori lavoratori (anche single) a basso reddito, il calcolo del beneficio verrà migliorato grazie all’esclusione dell’imposta sul reddito. Questo incremento riguarderà circa 25.000 famiglie con 40.000 figli al di sotto dei 23 anni.
Novità anche sul fronte dell’istruzione e della natalità: gli studenti che proseguono gli studi dopo l’istruzione post-secondaria continueranno a ricevere un assegno di 500 euro, già introdotto quest’anno e ora esteso per un ulteriore anno. Questo supporto raggiungerà circa 10.500 famiglie.
Infine, aumenterà il bonus nascita per il terzo figlio o ulteriori, che passerà da 1.000 a 1.500 euro. Anche le coppie che affrontano trattamenti di fecondazione in vitro (IVF) beneficeranno di un sostegno supplementare con 100 ore di congedo retribuito per ogni ciclo di cure, distribuite tra entrambi i partner, per facilitare il percorso verso la genitorialità. Nello specifico, alla futura madre verranno concesse 60 ore di congedo, mentre il partner avrà diritto a 40 ore.