Il gasdotto sottomarino tra Malta e Italia sarà operativo entro il 2024. La conferma arriva dal Ministro dell’Energia, Joe Mizzi. La nuova via di approvvigionamento del gas, del costo di 322 milioni di euro, sostituirà la cisterna a gas temporanea FSU, che attualmente collega Delimara a Gela.
Mentre sono in corso le procedure di autorizzazione, il Presidente del consiglio Joseph Muscat ha fatto il punto della situazione in una conferenza stampa, durante la quale ha dichiarato di aver presentato domanda per un finanziamento al Ministero per lo Sviluppo Economico italiano e alla Planning Authority di Malta.
L’amministratore delegato della Energy and Water Agency, Daniel Azzopardi, ha invece parlato della realizzazione del nuovo gasdotto come di un passo cruciale per la politica energetica nazionale, e ricordato il riconoscimento di «progetto di interesse comune» ottenuto dalla Commissione Europea. Per questo sono garantiti anche una serie di vantaggi, tra cui procedure di autorizzazione accelerate e un via libero per il sostegno finanziario da parte della UE.
Il processo di progettazione durerà circa tre anni e mezzo, durante i quali il Governo commissionerà alcuni studi sull’impatto ambientale e un’indagine sul percorso “offshore”, ossia in mare aperto: il tutto per un costo di 8 milioni di euro. Questa prima fase dovrebbe concludersi entro il 2019. Azzopardi ha aggiunto che dovrebbe essere costituta anche una società pubblica per la gestione delle fasi di progettazione ed esecuzione. La raccolta dei permessi, da consegnare entro il 2020, verrà poi seguita dalla fase di completamento del progetto, che dovrebbe durare tra i 24 e i 36 mesi.
Il gasdotto di 159 km sarà posato sul fondo marino fino a una profondità massima di 159 metri, e sarà in grado di fornire 2 miliardi di metri cubi (BCM) di gas naturale all’anno per alimentare la centrale elettrica di Delimara e di altri, eventuali, futuri mercati emergenti.
Lo stesso Azzopardi ha infine spiegato che l’Unione europea sta cercando di porre fine all’isolamento energetico degli Stati membri: in questo senso viene fatto così un ulteriore passo avanti, essendo il nuovo gasdotto la nuova struttura di interconnessione non solo tra Malta e la Sicilia, ma con l’intera Italia e il resto d’Europa.
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