Secondo uno dei portavoce dell’industria del gaming, Malta rischia di perdere la sua competitività per via dell’aumento incontrollato degli affitti. Tuttavia si dice fiducioso sulla Legge di riforma presentata dal Governo.
Enrico Bradamante, portavoce di una delle associazioni di categoria delle aziende del gaming, la iGen, ed egli stesso CEO di una importante gaming company, la Maverick, non ha peli sulla lingua quando si arriva al problema del costo degli affitti a Malta.
Secondo Bradamante, infatti, la crescita incontrollata degli affitti sta ledendo la competitività di Malta nei confronti dell’industria del gaming.
Molti dipendenti del gaming, persone che lavorano al customer care o come copywriter, le paghe più basse del settore — ma sempre, secondo Bradamante, ben più alte della media maltese — non riescono più a permettersi di prendere una casa in affitto. Non riescono a stare dietro ai continui aumenti a cui li sottopongono i proprietari di casa al momento del rinnovo del contratto, che a volte è di appena tre mesi.
Sempre secondo Bradamante «il problema del mercato degli affitti a Malta è che si tratta di un settore non regolamentato che sta causando grossi problemi per i dipendenti del gaming e, di conseguenza, per l’intero settore. Direi che si tratta della più importante voce di spesa per il costo della vita a Malta ed è qualcosa che il Governo deve affrontare e sta affrontando con la nuova legge sugli affitti».
Il Governo — sostiene Bradamante — è molto ricettivo con le critiche delle industrie del gaming, e si sta dimostrando proattivo nell’ascoltare e implementare le proposte.
«Sono fiducioso che verranno apportati i cambiamenti necessari [alla Riforma degli affitti, ndr], perché altrimenti l’industria perderebbe la sua competitività … Malta rischia di perdere la sua competitività. Questo è un argomento economico, i prezzi non possono continuare a salire a questo ritmo, che ha superato l’aumento degli stipendi nel settore del gaming».
Fonte: Malta Today