Air Malta potrebbe presto scomparire per lasciare posto a una nuova compagnia più economicamente sostenibile. È questa l’ipotesi già ventilata da alcuni media maltesi, tra cui The Shift News. Secondo il portale d’inchiesta, infatti, il governo maltese starebbe già discutendo con Bruxelles le modalità con le quali effettuare la transizione, senza violare le norme dell’Unione Europea sugli aiuti di Stato.
Tramonterebbe così ogni speranza di salvare il vettore locale, il cui calvario era iniziato nel 2021, quando avrebbe lavorato in perdita di circa 170.000 euro al giorno. In realtà, la crisi ha radici più profonde: già nel 2012 il governo chiese e ottenne da Bruxelles il permesso di erogare aiuti per 130 milioni di euro. Un’iniezione di liquidità utile a sanare i conti solo momentaneamente.
L’ultimo disperato tentativo di evitare la bancarotta risale a metà marzo, quando vennero annunciati 351 licenziamenti, tutti volontari, che avrebbero portato a un risparmio di milioni di euro. L’inizio delle trattative – spiegano alcune fonti a Times of Malta – avrebbe preso il via dopo il diniego della Commissione Europea di approvare l’apporto di capitale di 290 milioni di euro, richiesto dal governo maltese già nel 2020.
Sempre secondo The Shift News, la nuova compagnia che sorgerebbe dalle ceneri di Air Malta, sarebbe realizzata seguendo un piano commerciale e delle procedure simili a quanto fatto dal governo italiano quando liquidò Alitalia, avviando contestualmente la nuova compagnia di bandiera ITA.
Lo scioglimento di Air Malta dovrebbe comportare il licenziamento di tutto il personale ancora operativo, con le relative indennità per la conclusione del rapporto di lavoro, che ammonterebbero a decine di milioni di euro. Il più grande nodo da sciogliere sarebbe legato agli indennizzi che spetterebbero ai piloti, in virtù dei contratti collettivi stipulati dall’allora ministro Konrad Mizzi con il sindacato dei piloti (ALPA). Il governo sarebbe infatti al lavoro per abbassare i premi da corrispondere.
La notizia ha ovviamente scatenato la reazione dell’opposizione. Un comunicato del partito Nazionalista firmato dai portavoce per il Turismo e per l’Economia afferma infatti che «il governo ha il dovere di essere onesto, chiaro e trasparente sul futuro di Air Malta».
E ancora: «Un ministro dopo l’altro ha preso decisioni contrastanti, insistendo sul fatto che Air Malta sarebbe stata salvata. Ora invece sentiamo che Air Malta potrebbe essere chiusa. Alla luce di tutto ciò, il popolo maltese si aspetta che il governo di Robert Abela sia trasparente e onesto sul futuro della compagnia aerea nazionale, come è suo chiaro dovere».