Irregolarità contabili, finanziamenti non dovuti con attenzioni da parte della Polizia maltese.
Sono le ipotesi che gravano sulla Camera di Commercio italo-maltese e che sono state portate nel Parlamento italiano dal deputato Edmondo Cirielli con un’interrogazione rivolta al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e al ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, dai cui dicasteri dipende il controllo ed il finanziamento dell’associazione che ha sede a Malta.
Nel testo dell’interrogazione, Cirielli espone diverse irregolarità e chiede spiegazioni per le avvenute erogazioni a favore dell’associazione, in particolare per il contributo di 34 mila euro ottenuti dal ministero dell’Economia relativo all’anno 2016 basati su una serie di atti che potrebbero risultare mendaci.
Fattore rilevante, sempre secondo quanto riportato nell’interrogazione del deputato di Fratelli d’Italia, sembra essere l’attenzione rivolta al caso da parte del Nucleo ispettivo crimini finanziari della Polizia Maltese.
Come lo stesso Cirielli ricorda, le Camere di Commercio Italiane all’Estero sono delle organizzazioni riconosciute dal Governo per il loro ruolo di promozione del made in Italy e per il supporto alle aziende che vogliono allargare oltre confine il proprio raggio d’azione. Questo riconoscimento si traduce anche in un concreto sostegno finanziario che si basa comunque su una legislazione precisa che stabilisce i criteri anche fiduciari tra il Governo Italiano e le associazioni che richiedono il patrocinio e l’identificazione come “Camere di Commercio Estero”.
Se le segnalazioni riportate nell’interrogazione si rivelassero fondate, conclude Cirielli, che è Generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri adesso in congedo, si dovrebbe revocare il riconoscimento ma anche chiedere la restituzione dei contributi finora erogati.