L’europarlamentare italiano della Lega Nord, Mario Borghezio, dopo aver presentato una interrogazione al parlamento europeo lo scorso fine maggio, continua ad accusare il governo italiano e quello maltese di aver stipulato un accordo segreto di mutuo scambio.
Tale accordo darebbe il via libera allo sfruttamento di giacimenti sottomarini nel mare a sud-est della Sicilia, in cambio di un non coinvolgimento della piccola isola di Malta nel recupero dei barconi dei migranti in fuga dal nord dell’Africa.
Alla fine di maggio le sue parole al parlamento europeo furono: «l’accordo prevederebbe la fine della contesa italo-maltese sui diritti di sfruttamento petroliferi nel tratto di mare a sud-est della Sicilia, con il sostanziale via libera alle prospezioni geologiche e alle trivellazioni da parte dell’Italia. In cambio ci sarebbe stato il formale impegno, confermato dall’enorme sproporzione esistente tra i due paesi nei dati sugli arrivi, a non coinvolgere Malta nelle operazioni di recupero del grande flusso di migranti che partono dalle coste della Libia verso l’Europa».
Secondo l’eurodeputato della Lega Nord tale accordo è un dato di fatto, ed è una violazione molto grave degli accordi europei fra gli stati membri, in merito al vincolo di accogliere i migranti. Il parlamentare ha inoltre sottolineato la poca chiarezza in merito al coinvolgimento nello scandalo Panama Papers da parte del primo ministro Joseph Muscat e dei rapporti stretti con l’ex primo ministro italiano Matteo Renzi. Un altro europarlamentare, Elisabetta Gardini di Forza Italia, ha chiesto alla commissione Europea spiegazioni in merito ai pochissimi sbarchi di migranti a Malta nonostante la vicinanza con il nord Africa.
A questo riguardo la Commissione Europea in tema di immigrazione ed asilo, tramite il suo presidente Dimitris Avramopoulos, ha fatto sapere di non essere a conoscenza di alcun accordo di questo tipo fra Malta e Italia.