Il report del FMI prevede che Malta sarà uno dei Paesi europei che risentirà meno delle conseguenze economiche causate dal Covid-19, nonostante la previsione di un aumento della disoccupazione e del peggioramento della bilancia commerciale.
Nella giornata di lunedì 6 aprile il Fondo Monetario Internazionale, organizzazione formata attualmente da 189 stati e che ha lo scopo di favorire la cooperazione monetaria internazionale sostenendo gli scambi commerciali, ha pubblicato un nuovo report, che fa seguito a quello rilasciato il 9 gennaio, dal titolo “The Great Lockdown”, volto a fornire previsioni sull’andamento mondiale dell’economia nel prossimo futuro.
L’analisi e le proiezioni contenute nel report derivano dalla sorveglianza dell’FMI sugli sviluppi e le politiche economiche dei suoi paesi membri, sugli sviluppi dei mercati finanziari internazionali e sul sistema economico mondiale.
L’indagine sulle prospettive e sulle politiche è il prodotto di un’ampia analisi interdipartimentale dei dati raccolti, basati principalmente sulle informazioni che il personale dell’FMI raccoglie attraverso le sue consultazioni con i paesi membri.
Lo scenario attuale
“La pandemia di Covid-19 sta causando numerose perdite umane in tutto il mondo e le necessarie misure di protezione stanno avendo un forte impatto sull’attività economica.
Questa crisi non è come le altre, perché come in una guerra o in una crisi politica, vi è una continua incertezza sulla durata. La politica economica, che nelle normali crisi incoraggia le attività, questa volta deve far fronte anche alle spese per le necessarie misure di contenimento del virus.
L’aumento della spesa sanitaria è essenziale per garantire che i sistemi sanitari dispongano di risorse adeguate. Dovrebbero anche essere prese in considerazione deroghe speciali per gli operatori sanitari che si trovano in prima linea nella lotta contro la pandemia.
Nello scenario analizzato si suppone che la pandemia svanisca nella seconda metà del 2020 e che le misure di contenimento possano essere gradualmente eliminate. Il rischio che i risultati effettivi siano ancora più gravi, tuttavia, è notevole.
Come risultato della pandemia, l’economia globale dovrebbe contrarsi bruscamente del 3% nel 2020, ipotesi molto peggiore rispetto a quanto si verificò durante la crisi finanziaria del 2008.
Si prevede una ripresa parziale per il 2021, ma il livello del PIL rimarrà al di sotto della tendenza pre-virus, con una notevole incertezza sulla forza del rimbalzo.
Quarantena, lockdown e distanziamento sociale sono fondamentali per rallentare la trasmissione del virus, perché danno al sistema sanitario il tempo di gestire l’aumento della domanda per i suoi servizi e consentono ai ricercatori di guadagnare tempo per cercare di sviluppare una cura. Tali misure possono contribuire ad evitare un rallentamento ancora più grave e prolungato delle attività e a porre le basi per la ripresa economica.
Poiché la ricaduta economica è acuta in settori specifici, i politici dovranno attuare misure fiscali, monetarie e finanziarie mirate per sostenere le famiglie e le imprese colpite a livello nazionale.
A livello internazionale, una forte cooperazione multilaterale è essenziale per superare gli effetti della pandemia, in modo da poter aiutare i Paesi finanziariamente vincolati a far fronte al doppio shock sanitario e finanziario e per incanalare gli aiuti verso i Paesi con sistemi sanitari deboli”.
Le previsioni su Malta
Il FMI ha previsto che il PIL di Malta si ridurrà del 2,8% quest’anno, dato addirittura migliore rispetto alla riduzione del 2,4% avuta durante la crisi del 2009, prima di rimbalzare il prossimo anno con un tasso di crescita del 7%.
I risultati previsti, quindi, dicono che Malta sarà il Paese più resistente dell’UE durante l’anno 2020, mentre è al quinto posto per quanto riguarda la crescita ipotizzata per il 2021, preceduta solo dalle repubbliche baltiche e dalla Repubblica Ceca.
Le previsioni sono state accolte favorevolmente dal Primo Ministro Robert Abela, che ha espresso la sua soddisfazione tramite un tweet e dal Ministro dell’Economia Silvio Schembri, che ha sostenuto come il pacchetto finanziario che il governo sta offrendo alle imprese colpite dalla crisi sia tra i migliori al mondo.
Tuttavia, il dato riguardante la disoccupazione indica che essa dovrebbe salire al 5% quest’anno prima di scendere al 4,4% nel 2021, percentuali che restano comunque inferiori rispetto alla media europea.
I prezzi al consumo dovrebbero risentire solo di una leggera crescita, mentre si prevede per l’annata una diminuzione del 5,1% della bilancia commerciale, importante indicatore sul commercio internazionale di un Paese, a cui seguirà una crescita nel 2021.