Botta e risposta a distanza sui temi economici tra i due principali leader politici a Malta, il Primo Ministro e il capo dell’opposizione, protagonisti in due convegni sul territorio nella giornata di domenica 7 aprile.
Nel corso di un incontro ad Hamrun, Joseph Muscat ha parlato della crescita economica registrata negli ultimi anni come il migliore dei successi del suo governo e delle sua politiche di matrice socialdemocratica. Senza misure di vera crescita, secondo il premier, non può esserci nemmeno una forma sostenibile di giustizia sociale e di politiche in favore delle fasce meno abbienti, che necessitano in primis di trovare un lavoro.
Per questo, le persone che vivono di assistenzialismo sono passate da 12.000 nel 2012 a 5.500 oggi, in quanto oltre la metà di queste ha trovato nel frattempo una nuova fonte di reddito.
Sempre Muscat ha ricordato di avere privilegiato gli incentivi agli investimenti alla crescita delle imposte, e di aver aumentato il salario minimo per la prima volta dopo 20 anni, oltre che di aver limitato ad un solo anno la possibilità che ha un lavoratore di restare con la retribuzione minima.
Dall’altra parte il leader nazionalista Adrian Delia, dal palco di un convegno a Nadur (Gozo), ha accusato il suo principale avversario di importare la schiavitù a Malta, rivendicando come invece il Partito Nazionalista abbia creato per gli stranieri un settore economico ad hoc in grado di creare occasioni di qualità dal punto di vista delle condizioni lavorative. Al contrario di quanto invece – secondo Delia – avrebbe fatto il governo laburista, che avrebbe favorito l’ingresso di stranieri per lavori sottopagati, dicendo al popolo maltese di come il contributo di immigrati, comunitari e non, sarebbe essenziale per finanziare pensioni e politiche di welfare.
«Gli anziani maltesi si sono pagati le loro pensioni in tanti anni di lavoro, con i contributi versati allo Stato nel corso della loro vita nel corso degli anni e tasse che hanno pagato nel corso della loro vita» ha affermato Delia, per poi aggiungere: «E se gli stranieri decidessero di andarsene? Direbbero agli anziani che non possono più avere una pensione?».
Il leader dell’opposizione invita a trovare soluzioni immediate per il fabbisogno immediato di alloggi popolari. «La politica – ha concluso – deve fare il bene della gente. Anche se una sola persona è priva di un tetto sopra la testa, significa che il sistema ha fallito».