Malta è in corsa per ottenere dall’Unione Europea la ricollocazione dell’Agenzia Europea del Farmaco. L’ente oggi si trova a Londra, ma dopo la Brexit dovrà trasferirsi in un altro Stato. Sono diciannove quelli che hanno avanzato la propria candidatura e Malta deve affrontare la concorrenza di paesi agguerriti e molto più grandi come Francia, Germania e Italia. D’altro canto si parla di cifre come 1 miliardo di euro all’anno di incremento per l’economia locale, si capisce quindi come mai l’Agenzia faccia gola a molti.
Sul tema è intervenuto il Sottosegretario per i consumatori Deo Debattista, che ha definito l’offerta maltese «una delle migliori» e che tuttavia si tratta di una competizione estremamente serrata che lascia «chance molto ridotte». Il paese va oltre gli standard richiesti dall’Unione Europea in quanto a accessibilità, economia, sistema di educazione, sicurezza e servizi sanitari. Nell’offerta di Malta ci sono una serie di incentivi come un ufficio dedicato alla facilitazione del trasferimento a Malta dei 900 impiegati dell’Agenzia, con i loro 500 partner ed i loro 620 bambini al seguito.
L’edificio proposto come sede dell’Agenzia Europea del Farmaco, dato a canone d’affitto 0 per 15 anni, è uno stabile di 30mila metri quadri a SmartCity, da completarsi almeno 6 mesi prima del fatidico aprile 2019, data in cui si procederà formalmente al divorzio UE-Regno Unito. Anche in caso di imprevisti che dovessero far sì che l’edificio non fosse pronto per la data, il piano del Governo prevede soluzioni temporanee per ospitare l’agenzia fino al completamento della sede finale.
Il Governo sta promuovendo SmartCity come zona residenziale di medio ed alto livello nonostante il Parlamento non abbia ancora approvato il piano di sviluppo. Debattista si è detto sicuro che nel caso di vittoria maltese e di attribuzione al paese dell’Agenzia, il Governo accelererebbe il processo in sede parlamentare in modo da avere tutto quanto necessario approvato in tempo.