I dati emersi su Malta dalle previsioni economiche di autunno 2019 dell’Unione Europea mostrano un quadro economico in espansione nonostante un lieve calo del PIL stimato rispetto al 2019, chiuso con una crescita del 4,5%. L’economia maltese ha iniziato a mostrare segni di raffreddamento nella prima metà dell’anno appena trascorso, dopo aver registrato una crescita annua del PIL reale vicina al 7% nel 2017 e nel 2018.
«Mentre si prevede un trend economico dinamico, la crescita del PIL dovrebbe ridursi ulteriormente al 4,0% nel 2020 e al 3,7% nel 2021. I consumi privati caleranno gradualmente, riflettendo un rallentamento nella creazione di nuovi posti di lavoro, sebbene il tasso di disoccupazione rimarrà stabile al minimo record registrato nel 2019 (3,5%). Il trend della crescita degli investimenti dovrebbe restare positivo: si prevede che i progetti esistenti, quelli finanziati dall’UE in particolar modo, verranno portati a termine», dichiara la Commissione europea.
Nonostante quest’ultima abbia definito l’economia comunitaria «un fragile equilibrio, che potrebbe essere facilmente deragliato da eventi imprevisti», si stima che il PIL reale maltese manterrà un trend 3 volte più forte rispetto alla media europea nei prossimi 2 anni.
Gli esperti europei hanno anche stabilito che a Malta «nel 2019 l’inflazione è scesa all’1,5%, nonostante un significativo aumento dei prezzi dei prodotti alimentari nella prima metà dell’anno» e che «l’inflazione complessiva dovrebbe rimanere allo stesso livello sia nel 2020 sia nel 2021. Per quest’anno, dunque, l’inflazione maltese sarà pari alla media europea ma sarà inferiore l’anno prossimo». Non va comunque dimenticato che le prospettive economiche di Malta, In quanto piccola economia aperta, sono soggette a significative incertezze legate alle performance economiche dei suoi partner commerciali nonché al più ampio quadro economico europeo.
Il governo maltese ha affermato di essersi impegnato a mantenere la crescita economica attraverso una spesa record in progetti di investimento nei settori dell’aviazione, della salute e del turismo, che a loro volta avrebbero sostenuto progetti del settore privato e promosso un’equa distribuzione della ricchezza. Passano in secondo piano, invece, gli investimenti nel settore dell’edilizia residenziale, per i quali è prevista una flessione dopo diversi anni di forte crescita.
I dati economici pubblicati anche dall’Ufficio nazionale di statistica, sostiene il Governo, non fanno altro che smentire le costanti dichiarazioni propagandistiche da parte dell’opposizione sul fatto che esista una recessione “Made in Malta” in termini di costo della vita sull’isola negli ultimi anni.
Il governo prevede, al contempo, che la forte crescita economica trainata dalla domanda interna si tradurrà in solide entrate fiscali che continueranno a garantire un avanzo in bilancio delle amministrazioni pubbliche. La spesa pubblica del 2020 includerà misure sociali a favore dei pensionati (ad esempio, sussidi agli over 65 che sono a rischio di povertà), delle famiglie (ad esempio, l’estensione del trasporto gratuito a tutti gli studenti e sussidi per i neonati) e indennità per i disabili che non possono lavorare.
«Il mio impegno è quello di continuare a promuovere il progresso in modo che le nostre famiglie e le nostre imprese prosperino. Porterò avanti energicamente una strategia a favore di un’ulteriore diversificazione e innovazione degli investimenti», ha dichiarato il Ministro dell’economia Silvio Schembri durante una recente intervista.