Malta torna a parlare di “green” e politiche ambientali e lo fa lanciando le nuove norme regolatorie per le infrastrutture di ricarica pubbliche, quelle utilizzate dai guidatori di macchine elettriche per rifornire i veicoli.
La strategia nazionale, lanciata dal ministro dell’Energia Miriam Dalli nel corso della conferenza stampa svoltasi lunedì, ha come obiettivo quello di aprire la suddetta nicchia di mercato ai privati che desiderano investire in un settore emergente, consentendo loro quindi di diventare a tutti gli effetti operatori di punti di ricarica con tanto di autorizzazione rilasciata dall’Autorità di regolamentazione. Un’operazione che – assicura il governo – non pregiudicherà il funzionamento delle torrette installate per uso personale o per il parco veicoli di un’azienda; in questi casi, infatti, non sarà necessario disporre di un’autorizzazione.
Per facilitare questo processo, sono stati istituiti uno sportello unico e una linea telefonica di assistenza (144), con il supporto di Business First e Malta Enterprise.
«Regolando il settore, il governo sta aprendo il mercato delle infrastrutture di ricarica pubbliche agli operatori privati, aumentando così i servizi forniti. Le normative sosterranno anche la green economy: con l’aumentare della domanda aumenteranno anche le opportunità di lavoro», ha affermato il ministro Dalli, sottolineando come la decarbonizzazione del settore dei trasporti rappresenti uno dei principali pilastri del Paese per ottenere la neutralità climatica entro il 2050.
Lo scorso anno il governo ha introdotto un tariffario per la ricarica dei veicoli elettrici tra i più vantaggiosi d’Europa, consentendo e incoraggiando l’utilizzo di veicoli elettrici e ibridi plug-in che oggi totalizza il 2,3% dell’intero parco veicoli nazionale che secondo i dati pubblicati a luglio dall’Ufficio Nazionale di Statistica, si aggira attorno alle 420.000 unità.
La domanda per richiedere l’autorizzazione ad agire come operatore di infrastrutture di ricarica accessibili al pubblico è disponibile sul sito web del Regolatore per i servizi di Energia e Acqua (REWS). La quota di iscrizione non rimborsabile ammonta a 500 euro ed è valida per dodici anni, con un’opzione di rinnovo dietro ad un contributo economico della medesima somma.
Il governo fa sapere che il documento può essere ottenuto prima dell’installazione di qualsiasi punto di ricarica accessibili al pubblico, tuttavia il titolare dell’autorizzazione è obbligato a registrarli presso l’autorità di regolamentazione entro quindici giorni dalla data di messa in servizio delle torrette, così come darne comunicazione entro un giorno dalla data di disattivazione.
All’atto della registrazione si dovrà inoltre corrispondere un canone di autorizzazione di 75 euro per ogni punto di ricarica e successivamente ogni tre anni dalla data di rilascio dell’autorizzazione ad agire come operatore dell’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici accessibili al pubblico.
Eventuali domande per ulteriori informazioni relative a tali regolamenti possono essere inoltrate all’indirizzo email [email protected].
Per ulteriori informazioni, visitare il sito web di riferimento di REWS, oppure consultare la brochure informativa diffusa dal Ministero dell’Energia.