Oltre ai 21.500 euro al mese di stipendio, il presidente di Air Malta, David Curmi, beneficia anche di un ulteriore compenso, quello da direttore, pari a 10.000 euro all’anno.
È quanto chiarito dal ministro delle Finanze, Clyde Caruana, messo sotto pressione dopo aver affermato in Parlamento che Curmi stava lavorando senza ricevere neanche un euro.
Le dichiarazioni sono contenute in una lettera inviata dallo stesso Caruana al presidente della Camera, Anglu Farrugia, al Commissario per gli standard della vita pubblica ed ai media maltesi.
La recente notizia di quanto intascato da Curmi per guidare Air Malta (con probabilità prossima alla chiusura per fare spazio ad una compagnia più “sostenibile”), ovvero circa 774.000 euro in tre anni, ha scatenato numerose polemiche, con il ministro delle Finanze entrato nell’occhio del ciclone.
Come già detto, Caruana aveva affermato, anche in risposta a un’interrogazione parlamentare da parte del Partito Nazionalista, che l’accordo firmato con David Curmi non prevedeva il versamento di alcuno stipendio o indennizzo per il proprio lavoro. Dichiarazioni molto diverse dalla realtà emersa nei giorni scorsi, ottenuta da The Shift che ha fatto leva sulla Legge sulla libertà di informazione.
In reazione a quanto emerso, inizialmente, il ministro delle Finanze aveva dichiarato di non aver mai mentito ai parlamentari, in quanto l’interrogazione avrebbe riguardato i pagamenti ai membri del consiglio di amministrazione di Air Malta, mentre Curmi era stato pagato in qualità di amministratore delegato, e non come membro del Cda. Tuttavia, nella giornata di giovedì, lo stesso Caruana ha ammesso che Curmi riceve effettivamente un pagamento anche per essere membro del consiglio di amministrazione della compagnia di bandiera maltese.
«Mi scuso per questo. Non è mai stata mia intenzione fuorviare il Parlamento o fornirgli informazioni errate» ha dichiarato Caruana, cercando di evitare l’apertura di un’indagine sulla condotta etica, ed affermando che le informazioni in risposta all’interrogazione provenissero direttamente da Air Malta.
Non si è fatta attendere la risposta del Partito Nazionalista, che nella giornata di venerdì ha apertamente accusato Clyde Caruana di aver «mentito per due volte», avendo prima affermato che la presidenza di Air Malta non è stata pagata, per poi ammettere che è stato effettivamente pagato, ma non per la sua posizione di presidente.
«Ora che è stato nuovamente scoperto – afferma il PN – il ministro delle Finanze ha ammesso che Curmi guadagnava una “indennità extra” come presidente del consiglio di amministrazione di Air Malta». E ancora: «Questo è un governo basato sulla menzogna. Hanno troppo da nascondere. Il nostro Paese merita di meglio».