Secondo la classifica annuale sulla competitività stilata dal World Economic Forum, la fiducia dell’opinione pubblica maltese nei confronti dei politici è scesa di ben 17 posizioni. Il report prende in considerazione 137 economie e fornisce una visione d’insieme della competitività dei paesi.
Malta l’anno scorso si trovava al 57esimo posto in quanto a fiducia nei politici, mentre quest’anno si trova al 74esimo. Il paese ha perso anche dieci posizioni, finendo all’89esimo posto, per quanto riguarda i favoritismi nelle decisioni del Governo.
Tuttavia non ci sono solo brutte notizie, la competitività generale di Malta è migliorata, ed il paese ha scalato tre posti in classifica, arrivando al 37esimo posto. A guidare la classifica ci sono la Svizzera, seguita dagli Stati Uniti e Singapore.
Tre posti guadagnati anche per quanto riguarda la qualità delle forniture elettriche dove è arrivata 71esima, mentre due soli posti in più per quanto riguarda la qualità delle strade, dove Malta si trova peraltro molto in basso in classifica. Il 98esimo posto di quest’anno è un miglioramento minimo rispetto al 100esimo dell’anno scorso.
Passando agli indicatori economici, il paese passa da essere il migliore al mondo per quanto riguarda l’inflazione ad un 85esimo posto per quanto riguarda il debito pubblico.
In generale il paese è andato bene per quanto riguarda la salute e l’educazione, arrivando addirittura primo (ovvero con la minima incidenza) per quanto riguarda l’incidenza dell’HIV tra la popolazione adulta. L’aspettativa media di vita di 81,9 anni fa piazzare il paese al 16esimo posto mondiale.
I settori in cui invece Malta si è dimostrata lacunosa sono l’efficienza del mercato dei beni e le procedure necessarie per aprire un’attività nell’isola insieme al fattore tempo.
I dati che hanno influenzato al ribasso la possibilità di fare impresa sono la burocrazia, l’insufficiente capacità di innovazione, le infrastrutture e l’accesso al credito.
La corruzione è solo al settimo posto nella mini classifica dei fattori che incidono maggiormente nel peggiorare la classifica delle attività commerciali, mentre non sono considerati problematici il crimine, i furti ed il basso livello di salute pubblica.
Secondo il ministro dell’economica Chris Cardona i risultati raggiunti da Malta rappresentano un importante passo in avanti.