Dal 2019 a oggi, la Malta Film Commission ha elargito contributi di rimborso per la realizzazione di 54 opere tra film e programmi tv sia stranieri che maltesi, per un totale di quasi 143 milioni di euro. È quanto emerso dai dati diffusi dall’Unione Europea in merito agli aiuti di Stato, pubblicati da Times of Malta. Cifra che secondo le previsioni potrebbe salire a 150 milioni entro la fine dell’anno, arrivando inoltre al limite annuale di 50 milioni fissato dall’UE per Malta.
Sono questi i risultati del programma della politica maltese sul settore cinematografico e televisivo, che prevede rimborsi fino al 40% delle spese totali per le produzioni girate sull’arcipelago. Non solo: i soldi dei contribuenti spesi per il cinema potrebbero essere ancora maggiori. I dati forniti dall’UE tengono infatti conto dei contributi superiori ai 500.000 euro, con gli eventuali incentivi minori esclusi dal conteggio.
Sul gradino più alto del podio in questi ultimi cinque anni c’è “Il Gladiatore 2” del regista Ridley Scott, pellicola in corso di realizzazione, per la quale la Film Commission verserà ben 46 milioni di euro. Al secondo posto un’altra produzione di Scott, “Napoleon”, girata nel 2022, che ha ottenuto 12,8 milioni di euro. Al terzo posto “The Last Voyage of the Demeter” del 2021, che ha potuto contare su un contributo pari a 8 milioni di euro.
Il programma è stato lanciato nell’ormai lontano 2006, aumentando però drasticamente la quantità di denaro erogata alle società cinematografiche straniere nel 2019, per alzarle nuovamente nel 2022, nel tentativo di attirare le grandi produzioni sull’isola. Una mossa che per alcuni esperti del settore potrebbe rivelarsi un boomerang economico. Tuttavia, secondo quanto riportato da Times of Malta, per il Commissario per il Cinema Johann Grech e il ministro del Turismo Clayton Bartolo lo schema genererà milioni di euro nell’economia dell’arcipelago.
Nonostante i produttori si dicano a favore del così detto “cash rebate”, a far storcere loro il naso sarebbe la grande quantità di denaro destinato ai “big” come Paramount nel caso de “Il Gladiatore 2”, che di certo non hanno bisogno di contributi di rimborso, destinando gran parte del budget al di fuori di Malta e quindi senza portare benefici al territorio.
Sulla questione è intervenuto anche il Partito Nazionalista, chiedendo quale sia l’effettivo ritorno economico per il Paese a fronte dei contributi concessi, consigliando inoltre l’istituzione di un fondo di coproduzione, che metta i produttori maltesi sullo stesso piano di quelli internazionali.
Sulla questione è poi intervenuto direttamente il ministro del Turismo, secondo il quale il problema non sussisterebbe, in quanto le grandi produzioni non sono una costante a Malta: «Fino a questo momento – ha commentato a Malta Today – non abbiamo riscontrato la necessità di inserire un tetto massimo sul cash rebate, perché i film ad alto budget non compaiono ogni anno, ma solo occasionalmente».
Sempre secondo Bartolo, il meccanismo di incentivazione sarebbe inoltre necessario per rafforzare ed espandere l’industria cinematografica sul territorio in maniera continuativa e, al contempo, creare solidi posti di lavoro.
Il ministro ha poi condannato i “pericolosi” ed infondati “attacchi sistematici” sferrati dall’opposizione, che potrebbero ledere alla reputazione del settore. Di fatto, Bartolo ha sottolineato che ogni produzione è sottoposta a rigorosi controlli prima di beneficiare del programma di contributi di rimborso, in conformità con le direttive europee.