È stato lanciato nei giorni scorsi il piano di investimenti di Infrastructure Malta (IM) che nei prossimi cinque anni consentirà all’Ente di apportare numerose migliorie alle infrastrutture marittime presenti al Grand Harbour.
I progetti previsti includono la costruzione di un nuovo molo da 360 metri per la movimentazione delle merci nella zona di Ras Hanzir a Kordin, il restauro del capannone industriale a Boiler Wharf a Senglea, l’ampliamento dei moli Pinto 4 e 5 e anche la ricostruzione del molo Lascaris, contestualmente alla realizzazione di un nuovo molo continuo in entrambe le aree con una lunghezza di 350 metri, attraverso un progetto da 25 milioni di euro. Altri capitali verranno investiti nell’area intorno al Grand Harbour per i due progetti terra-nave che consentiranno di ridurre del 90% l’inquinamento nel Porto dovuto alle emissioni delle imbarcazioni. Verrà infine data nuova vita alle banchine di Sally Port a Birgu, con una nuova passeggiata che continuerà ad estendere le passerelle pedonali lungo le rive di Cottonera.
L’obiettivo degli interventi, che vanno di pari passo con i progetti di rigenerazione portati avanti dalla Grand Harbour Regeneration Corporation (GHRC), è quello di raggiungere un “equilibrio” tra le opere che valorizzeranno le potenzialità del Porto consentendogli di accogliere le flotte più grandi, la realizzazione di nuovi moli che fungeranno da zone ricreative ed il progetto shore-to-ship che permetterà di ridurre drasticamente le emissioni nell’area.
L’ambizioso progetto è stato presentato dal ministro dei Trasporti, Aaron Farrugia, in concerto con l’amministratore delegato di IM, Ivan Falzon, e Janice Borg, a capo dell’Unità marittima all’interno dell’Ente governativo.
«Il Grand Harbour è un motore economico perché è un luogo di connettività per il nostro Paese dove riceviamo materie prime, ma anche di investimenti per navi mercantili, navi da crociera e altre nicchie economiche. Mai prima d’ora abbiamo visto così tanti investimenti in pochi anni nel Porto di Valletta. Circa 180 milioni di euro, compresi i fondi Ue, saranno investiti in un quinquennio dalla sola IM», ha affermato il ministro Farrugia.
Dal canto suo, Falzon ha spiegato che «Infrastructure Malta continuerà a lavorare ininterrottamente affinché durante quest’anno si possano vedere i primi risultati del progetto ambientale in base al quale le navi di grandi dimensioni come quelle da crociera avranno la possibilità di spegnere i motori mentre sono ormeggiate in porto. Contestualmente, inizieremo a dotare più moli a Sud del Porto di impianti adeguati affinché le navi da carico possano allacciarsi alla rete nazionale e spegnere i motori. Tra gli altri, questo progetto includerà strutture di collegamento a terra per le navi da crociera in riparazione a Palumbo».