La Bank of Valletta si è lasciata alle spalle un anno burrascoso, iniziato con un furto di 13 milioni di euro e terminato con un cambio in corsa del CEO.
Nel luglio del 2019, sette mesi fa, la BOV ha interrotto i servizi di custodia dei fondi OICVM (Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari) depositati da società di servizi finanziari, per un valore di almeno 4 miliardi di euro. Una decisione importante per la storia della banca se si pensa che, quando la Deutsche Bank ha chiuso i battenti sull’isola, la maggior parte delle sue attività di custodia sono migrate a BOV, che ha poi assunto un ruolo di primo piano nell’offerta di questi servizi a livello nazionale.
La copertina dell’edizione del 4 settembre 2019 del quotidiano svedese “Dagens Industri” ha poi portato alla luce uno scandalo su una questione giudiziaria già emersa nel 2015: la banca è stata citata in giudizio per la custodia di 85 milioni di euro dall’Agenzia svedese per le pensioni, con l’accusa di essere responsabile delle perdite subite dai risparmiatori svedesi che hanno investito nel fondo pensionistico “Falcon Funds”.
Non è passata inosservata neanche la nomina di Alfred Mifsud a direttore non esecutivo della BOV avvenuta lo scorso dicembre: l’ex direttore della Banca centrale maltese aveva abbandonato il suo ruolo nel 2017 dopo le accuse di corruzione rivelate da Daphne Caruana Galizia.
Nel 2019 BOV ha accantonato 75 milioni di euro per far fronte a contenziosi in corso che hanno ridotto gli utili del gruppo e lasciato gli azionisti senza dividendi per il 2018.
La disposizione annunciata lo scorso anno è arrivata dopo che il tribunale di Torre Annunziata ha emesso una sentenza di congelamento di titoli per un valore di 363 milioni di euro sul caso Deiulemar, una compagnia di spedizioni fallita i cui obbligazionisti hanno insistito nel ritenere che i loro risparmi fossero stati affidati alla BOV dai proprietari della società.
La banca chiude il 2019 con un rating del credito a lungo termine già declassato da Standard & Poor’s, società statunitense fra le prime agenzie di rating al mondo, e infine confermato a BBB- con outlook negativo.
Il 23 gennaio scorso, funzionari dell’Agenzia per il crimine nazionale del Regno Unito hanno arrestato 2 persone a Londra indagate per il riciclaggio del denaro prelevato nel corso della cyber-rapina che BOV ha subito nel febbraio 2019. Un gruppo di hacker aveva fatto irruzione nel sistema IT della banca e trasferito 13 milioni di euro in conti esteri; non si era fatta attendere la decisione della BOV di sospendere tutte le operazioni. L’altro sospettato, di 39 anni, è stato catturato il 30 gennaio a Belfast ed è ora in custodia.
Dal punto di vista strategico, Bank of Valletta aveva già annunciato l’anno scorso di voler riconsiderare la propria propensione al rischio, attraverso una revisione delle attività di custodia di fondi e una rivalutazione della base di clienti. «La banca porterà avanti un esercizio a rischio ridotto, basato sulla riduzione delle attività non core che generano bassi profitti a fronte del rischio coinvolto», ha affermato il presidente della BOV Deo Scerri a novembre.