Il ruolo e i compiti dell’agenzia governativa maltese NCC che, istituita più di due anni fa, si occupa della lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo.
Poco più di un anno fa, il Ministro delle Finanze, Edward Sicluna, annunciava che avrebbe creato un’agenzia per la lotta al riciclaggio di denaro. Ma già dall’aprile 2018 opera a Malta l’Ncc, National coordinating committee on combating money laundering and funding of terrorism, che sembra essere nata proprio per dare una risposta alle critiche di chi accusa il Paese, soprattutto dall’estero, di rappresentare una zona franca per i reati finanziari.
Ma se sono in tanti a occuparsene, l’obiettivo sarà più facile da raggiungere o si rischia solo confusione?
È una delle domande che Il Corriere di Malta ha posto a Helga Buttigieg, Executive head dell’Ncc, in questa intervista esclusiva.
La vostra agenzia è stata creata per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento al terrorismo (AML/CFT). Ma su questo fronte sono già impegnati la magistratura, le forze di polizia e altri organi dello Stato, come le autority per la finanza (Mfsa) e per il gioco (Mga). Cosa fate voi di diverso? Avete delle armi specifiche contro questi crimini?
Devo intanto chiarire che il National coordinating commettee on combating money laundering and funding of terrorism (Ncc) non è proprio un’agenzia ma un comitato che è stato istituito all’interno del ministero delle Finanze e dei servizi finanziari, grazie alla legislazione secondaria 373.02. La necessità di questo nuovo organismo si è manifestata con il National risk assessment (valutazione di rischio nazionale tr.d.a.) del 2017 che evidenziò quanto fosse urgente un migliore coordinamento tra le autorità competenti. L’Ncc è l’organismo nazionale al quale è stata assegnata la supervisione delle iniziative maltesi in ambito di antiriciclaggio e lotta al finanziamento del terrorismo.
Il suo compito è di coordinare la politica, la strategia e la messa in atto delle iniziative che devono garantire un contesto nel quale la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo sia realizzabile, dinamica ed efficace. Ecco perché il suo obiettivo è di riunire in una lunga catena tutti coloro che sono coinvolti in questa battaglia e per legge devono contribuire a definire e a realizzare la strategia nazionale in questo campo.
Una strategia che punta a facilitare il dialogo e la cooperazione tra i diversi stakeholder e il loro reale contributo in quest’area operativa, oltre ad assicurare che le azioni siano complementari e coordinate per arrivare al risultato sperato.
Traducendo in concreto la propria mission, l’Ncc utilizza un approccio su più fronti basato su questi sei punti:
- rafforzare il coordinamento e la collaborazione tra le agenzie;
- assicurare alle istituzioni delegate ad attuare la strategia di questa battaglia competenze e risorse adeguate;
- assicurare un quadro legislativo e regolatorio robusto;
- adeguare costantemente le valutazioni di rischio attraverso la raccolta continua di informazioni significative e comprovate;
- avere istituzioni che regolamentino, controllino e indaghino in modo efficace;
- garantire la comunicazione e l’aggregazione di informazioni all’interno e all’esterno.
Il Comitato è composto da ufficiali di alto grado appartenenti alle autority del settore, che hanno la responsabilità di contrastare il riciclaggio e il finanziamento al terrorismo e discutono le politiche e le strategie per garantire un coordinamento tra i rispettivi organismi al fine di realizzare un sistema efficiente.
Il Comitato viene supportato da un Segretariato, che io dirigo, e il suo staff è responsabile della messa in atto delle decisioni prese dai membri del Comitato.
L’Ncc è nato appena due anni fa e ha già prodotto una notevole documentazione: ricerche, analisi, indicazioni operative… Come siete riusciti a raggiungere questi risultati in così poco tempo? Quante persone e con che profili professionali lavorano nell’Ncc?
Ormai, sono due anni che l’Ncc si è insediato a pieno regime e i membri del suo board si riuniscono regolarmente per concordare e decidere le politiche da attuare, nonché indicare le necessarie modifiche.
Il Segretariato sta funzionando con professionisti di alto profilo. Tra i membri dell’Ncc ci sono il Segretario generale del ministro delle Finanze e dei servizi finanziari, con il ruolo di presidente, il presidente dell’Asset recovery bureau, il Governatore della Banca centrale di Malta, il Commissario del Servizio riscossione, i presidenti di Fiau (Financial intelligence analysis unit), Mfsa (Malta financial services authority), Mga (Malta gaming authority), il Commissario della Polizia di Malta, il Segretario generale del Ministero degli Interni e la sicurezza nazionale, il Segretario generale del Ministro della Giustizia e il Procuratore generale del ministero della Giustizia.
Senza il supporto e l’aiuto di tutte le autorità competenti, non sarebbe stato possibile raggiungere i risultati di cui parlava. I documenti prodotti e tutto quello che siamo riusciti a realizzare sono frutto di un coordinamento tra tutte le autority.
Rispondendo alla sua domanda circa la composizione del nostro staff, gli impiegati del Segretariato dell’Ncc hanno una formazione veramente di alto livello.
Ne fanno parte un amministratore, un risk analyst, un perito e un esperto di implementazione. Inoltre, il Segretariato è supportato da esperti di fama internazionale nel campo dell’antiriciclaggio e del terrorismo, che vengono chiamati regolarmente a fornire delle consulenze.
Il settore della finanza rappresenta per Malta la seconda voce del Pil. Una tale concentrazione di società finanziarie potrebbe costituire un fattore di rischio per il riciclaggio? È questo che rende Malta diversa dagli altri Paesi dell’Ue?
Malta è un centro finanziario internazionale.
I rischi di riciclaggio si trovano dappertutto e non sono una caratteristica specifica di Malta. Ecco perché Malta non è diversa dalle altre giurisdizioni. La cosa più importante è che le autorità e i vari soggetti coinvolti in questa lotta conoscano a fondo questo tipo di rischi e vogliano affrontarli. Come Comitato nazionale di coordinamento, noi investiamo nell’individuazione e nella valutazione dei rischi, in collaborazione con i nostri stakeholder. Con l’obiettivo di affrontarli e ridurli ma anche di individuare e segnalare le attività sospette.
Malta ha già finito di mettere a punto la bozza di una normativa che recepisce la 5a direttiva. Una direttiva europea che indica diverse modifiche chiave per neutralizzare questi rischi. Queste modifiche sono state sollecitate in parte dalle vicende giudiziarie dei Swiss leaks, dei Panama papers e di alcune banche in Lettonia, Estonia e Danimarca. Questa direttiva, che è entrata in vigore il 9 luglio 2018 e doveva diventare operativa entro il 10 gennaio di quest’anno, aggiorna gli strumenti della precedente 4° direttiva. Il suo obiettivo è di rendere più stringenti gli obblighi che le regole attuali attribuiscono alle istituzioni. Tra l’altro, dà più peso alle liste dei cosiddetti “beneficial ownership” e prevede sanzioni più importanti.
Oltre al recepimento della 4a e la 5a direttiva antiriciclaggio, l’Ncc ha coordinato le azioni delle autorità competenti per modificare le leggi esistenti e introdurre una nuova normativa che guiderà i cambiamenti necessari per realizzare un sistema di lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo efficace, in linea con il sistema Fatf (Gruppo di azione finanziaria internazionale tr.d.r.). Come ho già detto i rischi cambiano in continuazione e per avere un approccio efficace è necessario mantenere alta la guardia e introdurre qualunque modifica legislativa si renda necessaria come strumento per combattere questi crimini finanziari.
Approfondimento – Obiettivi e finalità del NCC
L’Ncc è l’organismo responsabile della sorveglianza generale e del coordinamento delle strategie e delle politiche AML/CFT (Anti money laundering / Combating funding terrorism, ovvero lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo). Quindi, ha il compito di definire, supervisionare e coordinarne l’attuazione e promuove un’effettiva collaborazione tra i regolatori e le agenzie che applicano le leggi e verifica che dialoghino tra di loro in modo costruttivo.
Gli obiettivi dell’Ncc sono:
- assicurare totale trasparenza sui rischi dell’AML/CFT a Malta
- elaborare e comunicare strategie organiche e coordinate per la gestione dei rischi;
- mettere in atto le decisioni prese e verificarne l’efficacia,;
- attuare la collaborazione costruttiva e lo scambio di informazioni tra gli stakeholder
Questo significa che l’Ncc coordina costantemente le azioni di supporto all’Aml/Cft che sono state discusse e che servono per affrontare questo tipo di rischi. Oltre al coordinamento del lavoro richiesto per attuare le raccomandazioni del Moneyval, il Segretariato dell’Ncc coordina anche le comunicazioni finalizzate ad altre valutazioni. Malta ha anche realizzato tutte le modifiche al Codice civile, alla Legge sulle società, alla Legge su “Trust and trustees” e la Legge sulla lotta al riciclaggio di denaro. Recentemente abbiamo finito di coordinare i documenti sull’efficacia dell’applicazione della 4° direttiva antiriciclaggio. Il report è stato inviato alla Commissione europea che ha programmato una visita a Malta per il prossimo ottobre quando i funzionari valuteranno in che misura realmente questa direttiva è stata applicata.