Malta è spesso vista dall’Italia come un «paradiso fiscale» dove eludere il fisco o evadere le tasse. Si tratta della realtà o di un pregiudizio? Per rispondere a questa domanda il Corriere di Malta ha fatto un’inchiesta in quattro puntate, di cui questa è la quarta. Buona lettura.
Dopo aver parlato con esperti e consulenti per capire quanto Malta possa davvero essere la meta ideale per investitori senza scrupoli e quanto, invece, possa offrire opportunità per investimenti concreti e opportunità di business internazionali, è il momento di sentire la voce di chi ha il compito istituzionale di favorire gli investimenti finanziari. Il Corriere di Malta ha posto alcune domande a Finance Malta, l’agenzia governativa che promuove il Paese come sede ideale per attività finanziarie.
Quali sono i vantaggi di chi sceglie Malta per aprire un’azienda o una filiale della propria attività? Tasse più convenienti? Costi generali più bassi? Disponibilità di lavoratori qualificati?
È difficile fare un elenco completo dei vantaggi che Malta offre alle imprese dei diversi settori. Per questo è necessario che un investitore potenziale visiti i siti web che sono stati appena lanciati e che offrono una gran mole di informazioni sui diversi settori d’impresa, compresi i servizi finanziari e l’industria del fintech.
Comunque, per chi decide di organizzare qui la propria attività, i vantaggi strategici fondamentali sono questi:
- In primo luogo, Malta non è solo membro dell’Ue ma è anche parte dell’Eurozona, dell’area Schengen ed è membro del Commonwealth. Sono stati anche conclusi circa 80 “double taxation treaties” (trattati di divieto della doppia tassazione ndr) che sono determinanti quando si considera di realizzare qui una struttura produttiva.
- La valutazione dei costi è molto importante perché qui un’attività economica comporta delle spese più basse rispetto ad altre giurisdizioni di livello analogo, senza dovere scendere a compromessi con il livello di servizi e di professionalità che si trovano nei Paesi di dimensioni molto più ampie. Basti dire che, oltre ad avere qui i propri uffici le Big 4 (le quattro maggiori società mondiali della consulenza d’azienda: Deloitte, Ernst & Young, KPMG, e Pricewaterhouse Coopers ndr.), ospitiamo anche diverse società di consulenza, revisione dei conti e servizi alle imprese di medio livello.
- Abbiamo un’unica authority (Mfsa) che regolamenta, in modo efficace, tutti i settori legati ai servizi finanziari, con la quale è facile dialogare. Siamo anche un Paese bilingue nel quale l’inglese è una lingua ufficiale e tutte le leggi sono pubblicate anche in inglese, oltre che in maltese.
- Malta dispone anche di una forza lavoro altamente qualificata con una forte etica professionale. Essendo stata colonia britannica per 200 anni, riusciamo a combinare lo stile di vita mediterraneo con il rigore anglosassone nel lavoro.
- Altrettanto importante è che Malta offre stabilità in termini di prospettive economiche e politiche. Bisogna evidenziare che il tasso di crescita del pil maltese negli ultimi anni è stato il più alto di tutta l’Ue (intorno al 5-6% in media) mentre la disoccupazione è stata tra le più basse dell’Eurozona, attestandosi intorno al 3,5%.
Quali requisiti sono richiesti a chi vuole investire a Malta?
Agli investitori esteri non vengono poste condizioni specifiche. È importante, comunque, operare in conformità con le leggi generali e con le norme previste per l’attività che si intende svolgere. Tutti i nostri funzionari sono felici di poterli assistere e rispondere a qualunque domanda.
Quali sono le attività per le quali Malta risulta la scelta ideale, sia in ambito finanziario che in altri settori? Quali sono i settori industriali che si svilupperanno maggiormente nel prossimo futuro?
Malta vanta un ecosistema molto sano e diversificato per quel che riguarda i servizi finanziari, per i quali l’innovazione è sempre stata la carta vincente della nostra offerta di prodotti. I settori chiave dei servizi finanziari possono essere classificati in cinque punti:
- Gestione finanziaria e patrimoniale
- I patrimoni gestiti sono superiori a 12 miliardi, con circa 500 fondi e oltre 150 società di servizi d’investimento. Esiste decisamente un buon numero di possibilità per soddisfare le necessità di chiunque.
- Gestione patrimoniale
- Malta offre possibilità variegate di strutturare in modo flessibile l’attività di gestione patrimoniale. Che siano i suoi trust, le fondazioni, i regimi pensionistici, Malta è emersa come una giurisdizione preferita dalle società internazionali che gestiscono strutture e la gestione dei patrimoni finanziari per i clienti HNWI.
- Assicurazioni e riassicurazioni
- Il Paese sta dimostrando di essere un protagonista molto innovativo offrendo alle aziende una gamma di strutture alternative per ridurre e gestire i rischi, sia con le Captives, le Protected cell companies, le Incorporated cell companies e le ILS (Insurance linked securities). Tutte queste varie possibilità hanno attratto società internazionali così come famose assicurazioni internazionali e società di riassicurazione.
- Istituzioni finanziarie e creditizie
- La realtà che stiamo affrontando nel settore bancario non riguarda solo Malta. È una situazione che coinvolge molti piccoli stati in quanto la propensione al rischio delle banche internazionali continua a diminuire. Ciò nonostante, Malta ha un settore bancario solido e in buona salute, con le banche maltesi che presentano un livello di patrimonio Tier 1, al di sopra della media dell’Ue. È anche diventata una giurisdizione di riferimento per i servizi di pagamento grazie a una infrastruttura informatica molto avanzata e una robusta regolamentazione.
- Fintech
- Malta ha già dimostrato di poter sviluppare un’industria basata su tecnologie avanzate. Alle imprese di software finanziario offre l’opportunità di avere sede in uno dei centri finanziari ed economici che registrano i tassi di crescita più rapidi d’Europa e di trovarsi vicini a clienti e fornitori. Malta offre anche una certezza normativa ed è stata il primo Paese al mondo ad aver regolamentato i settori DLT (Distributed ledger technology) e Finanza virtuale. Il regolatore ha infatti messo ai primi posti delle sue priorità il fintech nella programmazione strategica dei prossimi anni.
Abbiamo sentito che alcune società preferiscono evitare rapporti d’affari con Malta: ci sono giganti dell’e-commerce che addirittura rifiutano di aprire gli account a venditori che hanno sede a Malta. Vi risulta? Come si spiega?
Crediamo che sia un’affermazione generica e non crediamo che possa essere applicata a tutta la realtà. L’economia maltese ha resistito ed è cresciuta in modo significativo negli ultimi anni, e ha sviluppato le attività innovative nei vari settori di tutta l’economia.
Questa era l’ultima puntata della nostra inchiesta, ringraziamo i lettori per averci seguiti fin qui. A presto!