Precariato nel lavoro e povertà sono stati i temi caldi affrontati da Josef Vella, segretario generale del sindacato maltese UHM Voice of the Workers, in occasione della conferenza annuale che anticipa la Festa dei lavoratori del 1 maggio.
La situazione del precariato a Malta – ha esordito Vella – è la peggiore mai vista, con la forte presenza di lavoratori stranieri che vivono situazioni ben diverse: alcuni di questi, in particolare extracomunitari, vengono pagati solo 1 euro all’ora; altri, che occupano in gran parte le posizioni offerte da gaming e servizi finanziari, incassano retribuzioni elevate e contribuiscono a innalzare il tenore di vita, mettendo in difficoltà numerose famiglie maltesi che non riescono a far fronte a prezzi dei prodotti e un costo degli affitti sempre più elevato.
Il boom economico, dunque, nasconde un’altra faccia della medaglia: quella di un disagio sociale crescente che potrebbe trasformarsi in emergenza. Sempre secondo Vella, l’economia nazionale deve essere impostata mettendo al centro delle priorità le necessità delle famiglie maltesi, e non il solo profitto delle aziende.
Vella ha concluso con l’invito a non ridurre il Paese a una società privata, in cui gli azionisti sono esclusivamente interessati ai guadagni. Uno Stato deve guardare anche alle questioni sociali e alle politiche di welfare, che vengono prese sempre più in considerazione anche all’interno delle migliori aziende.