Negli ultimi anni tanti lavoratori stranieri sono entrati a Malta, ma altrettanti sono ripartiti o hanno le valigie pronte.
Secondo uno studio aggiornato della Banca Centrale, infatti, un quarto degli stranieri che lavorano a Malta lascia l’isola entro il primo anno di permanenza. Lo riporta il quotidiano in lingua inglese Times of Malta.
Quasi la metà degli immigrati abbandona invece Malta entro i due anni dal loro arrivo, mentre un terzo dei lavoratori non maltesi si trova ancora nell’arcipelago dopo cinque anni.
L’indagine ha rilevato che circa il 70 per cento dei lavoratori stranieri proviene dall’Unione Europea, mentre solo il 30 per cento sono cittadini extracomunitari.
I lavoratori meno qualificati, spesso impiegati nei settori dei servizi e delle vendite o con impiego stagionale, hanno la durata di soggiorno più breve, mentre i lavoratori altamente qualificati rimangono a Malta molto più a lungo.
La durata relativamente breve, infine, porterebbe anche dei vantaggi per le casse dello Stato, che incassa una grande quantità di tasse senza dover sostenere lo stesso livello di costi in quanto a erogazione di servizi pro capite.