Aprire un conto corrente a Malta può essere una vera e propria odissea: molte aziende che hanno sede nell’arcipelago, infatti, hanno un conto corrente in un altro paese.
Il sogno di trasformare Malta nella “Blockchain Island” si sta scontrando con il sistema bancario maltese, che non intende aprire conti correnti ad aziende che non abbiano ottenuto le licenze MFSA.
Sono tante le aziende di criptovalute e blockchain che stanno aprendo a Malta, ma spesso non riescono ad avere un conto corrente bancario.
Times of Malta ha chiesto a società di finanza, studi legali, aziende e fornitori di servizi alle imprese, che orbitano attorno al mondo crypto se avessero auto dei problemi con le banche maltesi.
La risposta da parte degli istituti bancari maltesi sembra essere stata unanime, aprire un conto bancario ad una azienda di questo tipo è al di fuori della loro “propensione al rischio”.
È evidente che ancora oggi non è chiara per molti soggetti la differenza fra le criptovalute come Bitcoin, Ethereum, etc. ed il mondo delle piattaforme blockchain, in grado di adempiere a svariate funzioni, ormai adottate da molti governi.
Un portavoce della MFSA ha dichiarato, sempre al Times of Malta, che le tempistiche dall’esito del processo di valutazione dipendono da quanto le compagnie siano in regola, e dalla loro competenza nel campo dell’antiriciclaggio.
A fine novembre 2018 MFSA aveva già ricevuto 28 richieste come Agenti VFA ai sensi del Virtual Financial Assets Act, secondo la legge europea la risposta a questo tipo d domande deve essere fornita entro sei mesi.
Il Fondo Monetario Internazionale in un rapporto dello scorso giovedì ha esposto una relazione sulla valutazione della stabilità del sistema finanziario,ed ha sottolineato la pericolosità degli investimenti in attività virtuali.