Nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania, la Guardia di Finanza ha arrestato 9 persone accusate di traffico organizzato e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante della transnazionalità, in concorso con altri 12 soggetti. Le indagini, infatti, hanno rivelato un complesso sistema di traffico di droga tra l’Italia e Malta, con arterie criminali diramate anche in Spagna.
L’operazione delle Fiamme Gialle ha portato all’identificazione di due cellule criminali attive, una di stanza nel catanese e l’altra nella provincia di Siracusa, che gestivano l’importazione di sostanze stupefacenti quali cocaina, hashish e marijuana. Le droghe venivano infine smistate verso le piazze di spaccio locali e oltre i confini nazionali, con attenzione particolare anche verso Malta, dove la domanda di droga è in costante aumento come fa sapere il comunicato della GDF.
Si è rivelata cruciale la collaborazione con le autorità maltesi per identificare i due gruppi: il primo, incaricato di approvvigionare i narcotici dalla Spagna grazie ai rapporti d’affari anche con un soggetto precedentemente condannato per affiliazione al clan “Cappello-Bonaccorsi”, risultando inoltre come uno degli investitori di alcuni carichi di marijuana.
Il secondo gruppo invece, sfruttando il sodalizio del primo, era incaricato di movimentare importanti quantitativi di sostanze per occuparsi della gestione della vendita al dettaglio nella provincia etnea e aretusea, grazie anche a un soggetto identificato come il longa manus della rete criminale gestendo la logistica delle partite di droga.
Durante le operazioni sono stati sequestrati circa 18 chili di cocaina, 41 chili di hashish e 50 chili di marijuana, portando all’arresto di 8 persone in flagranza di reato. L’operazione si inserisce in un più ampio sforzo delle forze dell’ordine italiane e maltesi per combattere il traffico di stupefacenti, con particolare attenzione alla protezione delle fasce più vulnerabili della popolazione.
Il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto misure cautelari per i 9 indagati ordinando la custodia precauzionale in carcere e il sequestro preventivo dei beni per un valore complessivo di 485.000 euro, equivalente al profitto stimato dell’attività illecita.
La lotta contro il traffico di droga continua, con le autorità determinate a proteggere i cittadini dalle associazioni criminali che, nell’arcipelago, trovano spesso spazio per diramare le loro trame criminali internazionali.