La Guardia di Finanza di Catania ha recentemente scoperto un caso di evasione fiscale internazionale che coinvolge un tour operator formalmente registrato a Malta, ma operante in realtà in Italia.
L’indagine, guidata dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria etneo, ha portato alla luce una pratica di “esterovestizione societaria”, in cui un’impresa simula di operare all’estero per beneficiare di regimi fiscali più favorevoli, eludendo così la normativa tributaria italiana.
Nel caso specifico, la società, costituita nel 2017 e priva di una vera sede operativa a Malta, organizzava gite ed escursioni in Sicilia – dall’Etna alle isole Eolie, passando per le Gole dell’Alcantara e Taormina – utilizzando un sito web con dominio (.it) e numeri telefonici italiani (+39).
Gli approfondimenti investigativi, supportati dalla collaborazione con le autorità maltesi, hanno permesso di accertare che l’effettiva gestione dell’attività avveniva interamente a Linguaglossa (CT), comune di residenza dell’amministratore unico e proprietario della società. I finanzieri hanno inoltre verificato l’omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi dal 2017 al 2022, per un’evasione fiscale totale, tra imposte dirette, IVA e IRAP, di circa 500.000 euro.
In seguito a questi accertamenti, la società è stata ricondotta alla giurisdizione fiscale italiana con l’attribuzione d’ufficio di una partita IVA nazionale.
L’operazione si colloca nell’ambito delle iniziative delle Fiamme gialle volte a contrastare le frodi fiscali internazionali, garantire la correttezza delle dinamiche di mercato e recuperare risorse sottratte al bilancio pubblico.
(photo credits: Guardia di Finanza)
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